Valentina, il nome è di fantasia, è una ragazza romana di 29 anni che ha alle spalle già una lunga storia di violenza domestica, cominciata nel 2014, quando di anni ne aveva solo 20. Sette anni di violenze e minacce - che la giovane racconta in un video su ANSA.it - da quando incontra un ragazzo che presto si dimostrerà violento.
Lei è cresciuta in una famiglia borghese, tra studi classici e passione per la musica. Lui è un ventenne caratterialmente diverso da lei, un “bad boy fumantino”.
Alla fine di una relazione burrascosa durata un anno, Valentina resta incinta. I due decidono di tenere la bambina. Comincia l’incubo: una convivenza fatta di minacce, pugni, coltelli puntati alla pancia, mani al collo. Il giovane fa interrompere gli studi universitari alla ragazza, tenta di isolarla dal mondo. Un giorno, dopo l’ennesimo coltello addosso, Valentina va via di casa. Ma la violenza non finisce, diventa stalking anche verso i genitori della ragazza. La bambina veniva usata come scusa e ricatto per perseguitare Valentina, accusata anche di non essere una buona madre. La piccola, che negli anni aveva assistito alle minacce, aveva imparato a mentire per difendere la mamma.
Le violenze non si fermano: lui tenta di sfondare più volte la porta di casa dove Valentina era andata a vivere sperando di ritrovare la serenità perduta. Lui continua a minacciare di morte la ragazza, puntando coltelli. Valentina confessa: "Ho avuto paura di morire".
Una sera, dopo essere stata pedinata dall'ex, sicura che l'avrebbe ritrovato sotto casa, questa giovane donna prende coraggio e presenta denuncia alle forze dell’ordine, dove è stata accolta e creduta. Era il giugno 2022. A luglio per l'ex è scattata la misura del braccialetto elettronico. “Il primo grande aiuto – racconta Valentina -. Vivevo guardando il Gps ma almeno ero tranquilla”. La giovane si è quindi rivolta all'associazione Differenza Donna, "fondamentale in questo percorso di sostegno".
“Ho festeggiato a un anno dalla denuncia perché per me è stata una catarsi importante”, racconta. Alle vittime di stalking e di violenza Valentina dice di non aver paura: “Ci sono luoghi in cui siete capite, i centri antiviolenza non vi lasceranno sole”. La condanna per violenza domestica dell'ex è arrivata nel marzo 2023. Ora l'uomo può vedere la figlia solo in incontri protetti. E per Valentina, che è tornata a camminare in strada senza paura, è cominciata una nuova vita.
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