E' necessario un sostegno psicologico per i sopravvissuti e i parenti delle vittime per aiutarli a "non morire dentro". Lo afferma David Lazzari, presidente del Cnop, il Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi, in merito alla tragedia di Brandizzo. "Ci sono i familiari delle vittime, le persone direttamente coinvolte, sopravvissute, ferite o incolumi, ma traumatizzate - precisa Lazzari - situazioni che creano drammi, producono lutti e traumi, che spezzano o cambiano vite, un mare di dolore e sofferenza psicologica che spesso diventa malattia".
"È incredibile, ma la maggior parte di queste situazioni non ha avuto sinora alcun aiuto psicologico - aggiunge Lazzari - sono anni che ci battiamo come Cnop perché si abbia diritto a curare le ferite della psiche oltre quelle del corpo. Perché sono ferite che possono fare molti danni, avere un impatto sulla salute, sul lavoro, sulla vita in generale e condizionarne la ripresa e il futuro". Grazie alla collaborazione con Anmil e ad un protocollo in via di approvazione con Inail, evidenia Lazzari, "finalmente qualcosa si sta muovendo, ma dobbiamo fare presto e bene. In queste ore possiamo solo immaginare la scia di traumi e dolore innescata dalla tragedia di Brandizzo, la necessità di un aiuto anche psicologico tempestivo, rispettoso, efficace. La pietà per i caduti e l'aiuto per i vivi a non morire dentro", conclude il presidente del Cnop.
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