In meno di 10 anni gli anziani over 65 aumenteranno di 700mila unità nelle città metropolitane. È un dato illustrato da Francesco Maria Chelli, presidente facente funzioni dell'Istat nel corso dell'evento 'Agevity 2023' promosso dal Silver Economy Network e da Assolombarda a Milano.
L'incidenza di famiglie unipersonali di anziani in una città come Milano sfiora il 40%, mentre i comuni capoluogo con la popolazione anziana più istruita che ha conseguito almeno un titolo secondario sono Milano (52%), Roma (51%) e Cagliari (50%) Nel Comune di Milano tra gli anziani si rileva un record di occupazione maschile (oltre 14%). Gli anziani residenti nelle città metropolitane sono quasi 5 milioni, rappresentano il 35% del totale italiano e vivono prevalentemente nei contesti più urbanizzati: il 45% nei comuni capoluogo. Nelle città metropolitane del Centro-Nord si rileva la prevalenza degli over75. Il primato è della città metropolitana di Genova al 55,8% su totale degli anziani. Tra i capoluoghi spiccano Milano (57,8%) e Bologna (57,4%).
"La famiglia diventa sempre più piccola e questo indebolisce la rete familiare. È chiaro che una famiglia più piccola ha meno forza per sostenere un anziano o due persone anziane - ha sottolineato Chelli -. Questa è una grande sfida, se la rete familiare non è più in grado di sostenere si deve intervenire.
Bisogna capire quali strategie possiamo mettere in atto per i prossimi vent'anni per andare in aiuto di quel numero di persone sole che abbiamo visto essere alto. Tre persone su dieci infatti vivranno da sole negli over 65 ed è chiaro che fino a che hanno una vita autonoma non ci sono problemi ma poi si dovrà intervenire. Questa è una tendenza che non è solo europea ma mondiale, l'invecchiamento è un mega trend".
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