Dopo Parigi e Vienna, ora Roma e Milano. La nuova ondata di antisemitismo allarma anche l'Italia, dove proseguono gli episodi di minacce al popolo ebraico e aumentano sui muri di alcuni quartieri le scritte con stelle di David. Il simbolo, utilizzato anche dai nazisti come metodo di identificazione degli ebrei, è comparso almeno in due casi nei giorni scorsi a Milano, compresa la parete di un palazzo in cui abita una professoressa di origini ebraiche, mentre nella capitale è comparso associato alla foto di un bambino rapito da Hamas.
Per accertare la matrice di quest'ultimo gesto gli investigatori stanno mettendo in fila una serie di elementi, con l'obiettivo di capire se quella fosse una risposta ad una bandiera palestinese esposta nello stesso palazzo, a piazza Bologna, una zona di Roma dove vivono molti cittadini di religione ebraica. Altri oltraggi erano già stati invece commessi nel quartiere romano di Trastevere, dove sono state vandalizzate alcune pietre di inciampo dedicate ai deportati nei campi di sterminio. E in Francia le stelle di David erano comparse nei pressi di abitazioni e negozi di ebrei mentre in Austria era finito nel mirino persino un cimitero, dato alle fiamme con tanto di svastiche. Ad essere preoccupato sulla convergenza di un "antisemitismo di ritorno" è il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che spiega: "Ci sono anche aggregazioni di altra natura che stiamo monitorando, controllando", perché i rischi possono arrivare "non solo da Hamas che ci dichiara Paese in qualche modo a rischio" e "non solo da lupi solitari" o dallo "spontaneismo di tipo terroristico".
Lo Yad Vashem, il Museo della Shoah a Gerusalemme, ha fatto appello ai leader politici, culturali, religiosi e accademici di tutto il mondo per dichiarare guerra all'antisemitismo. "Ne seguiamo da vicino il drammatico aumento nelle parole e nei fatti - ha detto il presidente di Yad Vashem, Dany Dayan -, compresi gli attacchi violenti contro le comunità, le istituzioni e gli individui ebraici". Soltanto in Italia dall'8 ottobre (il giorno dopo l'attacco terroristico di Hamas seguito dalla risposta di Israele) ad oggi sono stati registrati 71 episodi di violenza, la metà avvenuti nella vita concreta, segnala l'Osservatorio Antisemitismo in Italia. "È un dato preoccupante perché le nostre relazioni annuali evidenziano prevalentemente in Italia un antisemitismo on line, invece si è passati a fatti concreti -dice la presidente dell'Osservatorio Betty Guetta - Gli altri episodi corrono sul web, si tratta di offese, derisione della shoah, l'esaltazione di Hamas e del terrore, la distorsione della storia, la comunicazione errata di alcune notizie che arrivano dal fronte della guerra", conclude.
Una delegazione del Partito Democratico ha intanto incontrato a Milano una rappresentanza della comunità ebraica, ricordando che queste scritte ci riportano "indietro a tempi bui che stiamo vedendo anche a Parigi e Vienna con rigurgiti inaccettabili, che speravamo fossero stati definitivamente consegnati alla storia".
A Roma invece il sindaco Roberto Gualtieri è stato a Trastevere, dove sono state ripulite le pietre d'inciampo vandalizzate: Le ultime colpite erano state quelle dedicate ai deportati Eugenio e Giacomo Spizzichino, dopo quelle in ricordo, sempre nella stessa zona, di Michele Ezio Spizzichino e Aurelio Spagnoletto. "Si è trattato di un gesto inaccettabile e intollerabile - ha detto Gualtieri - Non accettiamo che si colpiscano questi simboli così importanti che sono patrimonio della memoria del Paese e della città, e ricordano l'uccisione di ebrei romani, cittadini del nostro Paese da parte dell'atto criminale più drammatico della nostra storia".
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