Momenti di tensione al corteo degli studenti a Torino. Quando i manifestanti hanno cercato di deviare dal percorso autorizzato, sono state lanciati due bottiglie e altri oggetti contro le forze dell'ordine che hanno risposto con una carica di alleggerimento e qualche manganellata. Alcuni manifestanti lamentano di avere riportato lievi ferite. Un gruppo di manifestanti si è radunato in piazza Lagrange e ha acceso fumogeni.Alla fine della manifestazione di Torino degli studenti in piazza Castello tre giovani con il volto coperto dalla tradizionale sciarpa palestinese kefiah hanno bruciato una bandiera d'Israele, tra gli applausi dei presenti e slogan a favore della Palestina. Al corteo hanno partecipato complessivamente 500 persone, studenti e antagonisti.
Studenti sulla Torre di Pisa con bandiera Palestina
Blitz di una quindicina di studenti aderenti ai movimenti antagonisti che hanno fatto irruzione all'interno della Torre di Pisa, superando i controlli, e hanno esposto una maxi bandiera della Palestina dal campanile più famoso del mondo. Hanno anche acceso un paio di fumogeni prima di scendere. Non risultano danni. Secondo quanto ricostruito dalla questura, hanno agito al termine di un corteo pacifista composto da circa 500 persone che stamani ha attraversato le principali vie del centro fino a piazza dei Miracoli. Il blitz è durato pochi minuti e si è concluso in modo ordinato. Arrivati di fronte al campanile, un gruppetto di studenti ha colto di sorpresa anche il servizio delle forze dell'ordine e pure gli addetti alla vigilanza della Torre Pendente riuscendo a entrare con la forza nel monumento. Sono saliti alcuni piani prima di srotolare un grande stendardo con i colori della Palestina per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese per i bombardamenti israeliani a Gaza. La Digos e la polizia scientifica, attraverso i filmati, cercherà di identificare gli autori, ma, secondo quanto si è appreso, potrebbero essere denunciati alla procura della Repubblica solo se l'Opera Primaziale Pisana, che custodisce il patrimonio di piazza dei Miracoli, deciderà di sporgere querela per l'intrusione abusiva.
"Piazza dei Miracoli è piazza della Palestina". Così il Collettivo Universitario Autonomo di Pisa ha rivendicato con una nota il blitz studentesco di stamani sulla Torre Pendente, dove un gruppo di giovani ha eluso gli addetti alla vigilanza introducendosi nel monumento e sventolato una maxi bandiera della Palestina e acceso fumogeni colorati prima di scendere senza procurare danni al campanile più famoso del mondo. La manifestazione studentesca, si legge nel volantino, è stata proclamata per chiedere il "cessate il fuoco e libertà per la Palestina" e per denunciare che "le responsabilità del genocidio che Israele sta portando avanti dopo 75 anni di colonizzazione, passano per l'appoggio politico e militare del governo italiano, dall'invio e dalla vendita di armi all'esercito sionista, dalle nostre università silenti e complici di fronte a un massacro, per i loro accordi con le università israeliane, per le nostre scuole intrise di militarismo". Infine, il Collettivo Universitario Autonomo di Pisa ha proclamato "un'assemblea studentesca e cittadina per martedì prossimo alle ore 16 alla Sapienza per discutere e costruire insieme la solidarietà che la nostra città può e deve portare al popolo palestinese"
Manifestanti pro-Palestina, stop accesso a Duomo Firenze
Manifestanti per la Palestina, fra cui palestinesi ma anche esponenti di SiCobas, hanno bloccato le porte per entrare sulla Cupola del Brunelleschi e hanno impedito ai turisti di accedere dicendo loro, secondo quanto appreso, che "a Firenze non c'è nulla di bello da vedere". Il personale dell'Opera del Duomo di Firenze per precauzione ha bloccato tutti gli accessi alla cattedrale, tranne quello per il culto che viene molto presidiato. Lo stop all'accesso del Duomo di Firenze e alla Cupola del Brunelleschi è durato circa mezz'ora, poi i manifestanti si sono allontanati. Il gruppo, circa un centinaio definitisi in uno striscione come studenti e lavoratori, ha esposto cartelli e bandiere della Palestina per un certo tempo. Su uno striscione c'era scritto che "Non si può ammirare la bellezza mentre è in corso un genocidio". "Sciopero al fianco del popolo palestinese", è un altro cartello che richiama anche la giornata di sciopero generale. "Con questa iniziativa - dicono - denunciamo le complicità del governo italiano con i crimini contro l'umanità del governo Nethanyau. Da più di un mese, nella striscia di Gaza, la popolazione civile è bersaglio di bombardamenti indiscriminati che non hanno risparmiato ospedali, scuole, campi profughi, colonne di civili in fuga, ambulanze. Il blocco all'ingresso di aiuti umanitari e carburante sta portando ad una crisi umanitaria senza precedenti, sotto gli occhi di tutto il mondo. L'astensione dell'Italia all'Onu sulla mozione per un cessate il fuoco è una vergogna per il nostro paese. Solo la fine dell'occupazione coloniale delle terre palestinesi può riportare pace e giustizia". Secondo quanto si apprende, all'inizio era sembrato che si trattasse di una protesta sindacale, presumibilmente riferibile alla sigla SiCobas. Erano state udite grida, urla e slogan. Poi il personale dell'Opera del Duomo ha dovuto fronteggiare il blocco ai turisti della porta per la Cupola. Non risulta al momento che i manifestanti siano entrati nella cattedrale.
Studenti Milano in corteo, vernice rossa contro banche e negozi
Nel corso del corteo degli studenti che si è sviluppato oggi per le vie del centro di Milano, per le vie del centro di Milano sono stati lanciati palloncini di vernice rossa sulle vetrine di banche e di alcuni negozi di abbigliamento in particolare nella centralissima via Manzoni. Inevitabili le ripercussioni sul traffico nel capoluogo lombardo e maggiori attese per i mezzi pubblici (alcune linee sono state deviate). I mezzi stanno ora tornando alla normale circolazione.
A Bologna studenti bruciano foto di Meloni e Schlein
Foto bruciate della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della segretaria del Pd Elly Schelin, del sindaco Matteo Lepore e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. E' successo a Bologna durante il corteo studentesco che è andato in scena questa mattina in occasione dello sciopero generale. "Contro la scuola gabbia" e per dare "solidarietà alla Palestina", recita uno degli striscioni esposti dagli studenti, circa 200 (tra loro anche alcuni universitari di 'Cambiare Rotta'), partiti poco dopo le 9 da piazza San Francesco. "Palestina libera" e "Se non cambierà intifada pure qua" i cori più gettonati, molti anche gli slogan contro il governo e anche contro il Pd "che organizza i caschi blu". Una volta arrivati in via Marconi gli studenti hanno provato a raggiungere piazza Maggiore, dove c'era la manifestazione dei sindacati, ma le forze dell'ordine glielo hanno impedito con un blocco in via Rizzoli.
Gli studenti dell'Unibo con tende e cartelli davanti l'università sono scesi in piazza per lo sciopero nazionale studentesco. "Sono anni che viviamo un progressivo impoverimento - ha detto Arianna Castronovo, coordinatrice del sindacato studentesco Sig (Studenti indipendenti Giurisprudenza) - a Bologna e nelle città universitarie si vive un caro affitti e un caro vita insostenibile, mentre il governo non investe sugli alloggi in studentato e taglia più di 250 milioni sulle borse di studio". Per gli studenti "questa situazione rende l'università accessibile solo per chi se lo può permettere, per non parlare del disinvestimento strutturale nell'istruzione pubblica. Alziamo un forte grido per il rilancio dell'istruzione pubblica e lo facciamo per il nostro futuro per quello di tutto il Paese".
Napoli, studenti in piazza contro riforma scuola e pro Palestina
È partito da piazza Garibaldi a Napoli il corteo degli studenti della Campania in adesione allo sciopero studentesco internazionale. Ad aprire la manifestazione uno striscione su cui campeggia la scritta 'Povertà educativa e sionismo. Tutto merito vostro. Stop genocidio e stop riforma Valditara'. Tante le bandiera della Palestina che sventolano e i cartelli che chiedono la fine della guerra e la libertà per il popolo palestinese tra cui 'From the River ti the sea. Palestina will be free'. Gli studenti sono scesi in piazza per manifestare, dicono, contro il "modello di scuola del Governo Meloni" e in favore del diritto allo studio. Un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo principale e si è diretto alla sede di Fratelli d'Italia dove ha affisso uno striscione che dice 'Governo Meloni criminale, chi si astiene è complice
Studenti in piazza a Roma, 'Palestina libera'
E' stato al grido "Palestina libera" il corteo indetto a Roma dagli studenti di Cambiare rotta e Osa nel giorno dello sciopero generale. "Dalle occupazioni alle piazze" e "Per una nuova scuola pubblica" alcuni striscioni esposti un piazza. Alcuni manifestanti indossano la kefiah e sventolano la bandiera palestinese. "Se non cambierà l'intifada pure qua" urlano alcuni. Cori contro la premier Giorgia Meloni e contro la Cgil. Il corteo, partito da Piramide, è arrivato al ministero dell'Istruzione a Trastevere.
Corteo studenti Cagliari, 'scuole a norma e trasporti efficienti'
Non solo sciopero generale. A Cagliari centinaia di studenti hanno disertato le lezioni e molti di loro hanno attraversato la cittá per chiedere scuole a norma e trasporti efficienti. Raduno in piazza Giovanni XXIII, poi il corteo ha imboccato la salita di via dei Giudicati in direzione via Cadello per un sit-in davanti alla sede della città metropolitana di Cagliari. "Le scuole della nostra città sono stanche della negligenza delle istituzioni. - spiega Sara Naciri, coordinatrice dell'Unione degli Studenti di Cagliari - Negli ultimi mesi il forte bisogno di essere ascoltati dagli organi competenti ha spinto numerosi ragazzi provenienti dai diversi istituti della città metropolitana di Cagliari, a riunirsi in assemblea per cercare una via risolutiva al problema comune". Una manifestazione con slogan e cartelli di protesta. "La voce degli studenti - denuncia Naciri - non riceve il peso politico che gli spetta di diritto. Durante le assemblee abbiamo raccolto le opinioni degli studenti di Cagliari. I dati mostrano che ci sono delle chiare problematiche comuni, su temi come edilizia, trasporti, igiene e benessere psicologico". "Veniamo confezionati con lo stampino - hanno urlato i ragazzi - a nessuno interessa più dell'autodeterminazione del singolo. Le scuole ormai sono fabbriche che hanno dimenticato che noi non siamo prodotti da esibire sugli scaffali".
Studenti, 'oggi abbiamo manifestato in 44 città'
"Oggi abbiamo manifestato in almeno 44 città - ha spiegato Camilla Piredda, coordinatrice dell'Unione degli Universitari - insieme agli studenti medi. Manifestazioni studentesche così capillari non si vedevano da tempo. Il Governo è stata bocciato, deve rendersi conto che questa Legge di Bilancio è uno schiaffo agli studenti e ai giovani. Meloni e Bernini aprano gli occhi! Pretendiamo che il Governo modifichi la finanziaria, stanziando nuove risorse su istruzione e diritto allo studio. Continuiamo a sostenere lo sciopero di Cgil e Uil, mentre non arretriamo su borse di studio, fondo affitti, alloggi universitari e salute mentale". L'Udu fa sapere che oggi sono state organizzate iniziative con la Rete degli Studenti Medi a Palermo, Catania, Caltanissetta, Potenza, Matera, Lauria, Taranto, Lecce, Napoli, Benevento, Cagliari, Sassari, Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Sud Pontino, Bracciano, L'Aquila, Ascoli Piceno, Ancona, Perugia, Firenze, Bologna, Modena, Forlì, Ferrara, Parma, Torino, Genova, Imperia, Milano, Mantova, Pavia, Bergamo, Verona, Padova, Vicenza, Adria, Treviso, Venezia, Trento, Trieste e Udine.
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