Cinquanta anni fa, il 17 dicembre 1973, nella strage di Fiumicino ad opera di un commando di terroristi, perdevano la vita trentadue persone. Tra le vittime sei italiani, la famiglia De Angelis, con Giuliano, Emma e la figlia Monica, Raffaele Narciso, Domenico Ippoliti e il finanziere Antonio Zara, ucciso nel tentativo di fermare i terroristi e, per questo motivo, insignito della medaglia d'oro al valor militare.
Aeroporti di Roma, interpretando il sentimento dell'intero management e del proprio personale, esprime "sentita vicinanza ai familiari delle vittime nel cinquantesimo anniversario di una tragedia che ha colpito i loro cari e l'intera comunità nazionale e internazionale". In ricordo delle trentadue vittime, questa mattina, una delegazione della società di gestione aeroportuale, guidata dal Presidente di Adr, Vincenzo Nunziata, ha partecipato alla cerimonia organizzata in prossimità della pista dell'aeroporto, vicino al luogo dell'attentato, dove è stata apposta una targa con i nomi dei caduti, alla presenza dei loro parenti, delle Istituzioni locali, di Mario Baccini, sindaco di Fiumicino, di monsignor Santo Marcianò, vescovo ordinario militare per l'Italia, di Patrizia Terlizzi, direttrice Enac dell'aeroporto di Fiumicino, e dei rappresentanti delle forze dell'ordine. Al termine della celebrazione i familiari delle sei vittime italiane si sono riuniti in un momento di raccoglimento.
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