Il Gup del Tribunale di Pescara
Francesco Marino ha rinviato a giudizio tutti e tre gli indagati
per l'omicidio dell'architetto pescarese Walter Albi e per il
ferimento dell'ex calciatore Luca Cavallito, avvenuti in un
agguato sulla Strada Parco a Pescara il primo agosto 2022: non
ammissibili riti alternativi, per Cosimo Nobile, in qualità di
presunto autore, Maurizio Longo presunto fiancheggiatore e
Natale Ursino, presunto mandante. La prima udienza in Corte
d'Assise a Chieti è stata fissata per il prossimo 29 marzo.
Un processo sul quale pesa un impianto accusatorio costituito
non solo da materiale probatorio, ma anche dalle rivelazioni di
una delle parti offese, Luca Cavallito, sopravvissuto
all'agguato.
Il pomeriggio del primo agosto 2022 un uomo, casco in testa
ed armato di pistola, si scagliò contro Albi e Cavallito seduti
ad un tavolo del Bar del Parco, uccidendo il primo e ferendo in
modo grave il secondo. Dalle indagini è emerso che l'agguato
sarebbe stato ordinato da Natale Ursino, componente di una
famiglia calabrese legata alla 'Ndrangheta, come punizione per
un mancato impegno di trasportare un grosso quantitativo di
cocaina dal Sud America via mare. La pistola utilizzata sarebbe
quella rubata ad una guardia giurata nella rapina avvenuta
qualche giorno prima al Centro Agrolimentare di Cepagatti e per
la quale è attesa una sentenza il prossimo 6 febbraio.
All'udienza era presente il pool di magistrati che ha
coordinato le indagini, il procuratore capo Giuseppe Bellelli,
il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini ed il pm Andrea Di
Giovanni. "Abbiamo chiesto, come da prassi, il non luogo a
procedere per Cosimo Nobile - ha detto il legale Massimo Galasso
- ma contiamo di dimostrare l'assoluta estraneità dai fatti in
Corte d'Assise, per intanto siamo soddisfatti della decisione,
da parte del Gup, di affidare la perizia sulle tante
intercettazioni, così come da noi richiesto."
"Il fatto che non siano state ordinate misure cautelari per
il mio assistito - ha aggiunto il legale di Longo, Giancarlo De
Marco - la dice lunga sul suo coinvolgimento in questa vicenda,
siamo certi di poter ottenere l'assoluzione in Corte d'Assise".
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