La condanna per due mediatori e
l'assoluzione per un imprenditore sono stati chiesti a Torino in
un'indagine che riguarda la fornitura di mascherine per il Covid
nel 2020. L'accusa, come riporta il quotidiano Corriere di
Torino, è di truffa ai danni dello Stato e frode in pubbliche
forniture. Si trattava di 350mila di Ffp2 ordinati per un valore
di 800mila euro dall'Asl To3, che per la Regione Piemonte
cercava di reperire i dispositivi di protezione per ospedali,
Rsa e i pochi uffici pubblici rimasti aperti. Era stato versato
un acconto e arrivarono però tutte mascherine chirurgiche e
prive di certificazione, con un valore inferiore di otto volte,
secondo quanto ha accertato un consulente della Procura.
L'acquisto era avvenuto da un imprenditore con società con
sede a Londra, attraverso i due mediatori per cui ora il
pubblico ministero Giovanni Caspani ha chiesto la condanna al
termine dell'istruttoria dibattimentale, sostenendo che si
fossero improvvisati fornitori, cercando le mascherine su un
noto sito, Alibaba. "Ci hanno fornito della spazzatura
invendibile. Bastava restituire i soldi, dove sono finiti?" le
parole di Andrea Castelnuovo, avvocato dell'Azienda sanitaria
locale che con la denuncia aveva fatto partire l'inchiesta.
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