L'Inno alla gioia accompagna la consegna della bandiera europea nelle mani del nuovo comandante della missione, il 46/mo della storia di Atalanta. Da oggi a guidare l'operazione antipirateria tra Mar Rosso e Somalia, nata nel 2008, sarà il contrammiraglio italiano Francesco Saladino, che ha preso il posto del portoghese Rogerio Martins de Brito.
Per i prossimi sei mesi coordinerà, a bordo di nave Martinengo, la flotta che opera sotto il vessillo europeo per garantire la sicurezza delle navi in transito in una delle aree più calde del Medioriente, dove da settimane si sono intensificati non solo gli attacchi dei pirati ma anche i raid degli Houthi. E contro i ribelli yemeniti gli Usa hanno sferrato attacchi di autodifesa nello Yemen, colpendo fra l'altro missili pronti al lancio "per proteggere la libertà di navigazione nelle acque internazionali".
"Siamo consapevoli delle sfide che ci aspettano - ha commentato il ministro della Difesa, Guido Crosetto - ma siamo anche consapevoli della nostra capacità di affrontarle con successo, grazie alla professionalità e l'esperienza delle nostre forze armate oltre che alla solida collaborazione con i nostri alleati e partner internazionali".
Al porto di Gibuti, nel Corno d'Africa, istituzioni e autorità presenziano al passaggio di consegne, a bordo della fregata spagnola Victoria. "Abbiamo ottenuto grandi risultati nel Mar Rosso appena pochi giorni fa e ora siamo pronti di nuovo per operare sotto la bandiera europea", sono state le parole di Saladino. Nave Martinengo, infatti, è appena tornata dall'operazione di tutela e salvaguardia dei mercantili italiani nel Mar Rosso, affidata ora al Duilio. Missione nata proprio per garantire la sicurezza delle navi commerciali dirette in Italia e che potrebbero essere oggetto degli attacchi degli Houthi.
"Ci impegneremo per prevenire e reprimere la pirateria, proteggeremo navi e mercantili, perché questa è la nostra missione - ha sottolineato l'ammiraglio durante il passaggio di consegne - Le sfide che ci troviamo ad affrontare oggi ribadiscono l'importanza strategica di Atalanta per l'Unione Europea.Sentiamo un grande senso di responsabilità per questo impegno".
Impegno reso ancora più gravoso non solo dalla recrudescenza degli attacchi alle navi da parte dei pirati ma anche, e soprattutto, dai raid dei ribelli yemeniti. "Siamo consapevoli delle differenti minacce in quest'area - le parole di Saladino all'ANSA - Ci sono numerosi operatori internazionali con cui abbiamo un continuo e intenso scambio di informazioni per avere consapevolezza dei rischi e delle minacce e per meglio difendere il traffico mercantile". Proprio per questo entro fine mese - una volta avuto il via libera definitivo da Bruxelles - partirà la nuova missione europea Aspides di cui l'Italia avrà il comando tattico. Un'operazione che nasce appositamente per contrastare i raid degli Houthi e che, quindi, avrà regole d'ingaggio differenti rispetto ad Atalanta, nonostante le minacce dei ribelli che ieri hanno raggiunto anche Roma. "Non ci facciamo ricattare - la replica di Crosetto - non ci intimidiscono". E domani, da Gibuti, Martinengo riprenderà il largo verso il golfo di Aiden, questa volta con la bandiera europea issata a riva.
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