Il duplice omicidio di Cisterna di Latina non è l'unico episodio in cui un militare ha commesso in ambito familiare o affettivo con la propria pistola di ordinanza. Nel 2018 - sempre a Cisterna di Latina - Luigi Capasso, un appuntato dei carabinieri in servizio a Velletri, sparò alla moglie da cui si stava separando, ferendola gravemente, e uccise le sue due figlie prima di suicidarsi.
Uno dei più recenti episodi di questo tipo è invece dello scorso giugno 2023, quando Pier Paola Romano, poliziotta di 58 anni, fu uccisa a Roma a colpi di pistola nell'androne di casa da un suo collega, Massimiliano Carpineti: dopo aver fatto fuoco su di lei, l'uomo puntò contro di sé la pistola d'ordinanza e l'ha fatta finita.
Quattro anni fa a Vairano Patenora, nel Casertano, il 15 novembre, un maresciallo della finanza Marcello de Prata, di 52 anni, uccise la moglie di 45 anni e la cognata Rosanna Laurenza di 43, sorella della vittima e cognata dell'omicida, per poi suicidarsi. L'uomo era contrario alla separazione e da poco aveva ricevuto la notizia della fissazione dell'udienza davanti al giudice. Ha ucciso sparando quindici colpi con la pistola d'ordinanza dopo essere entrato nella cartoleria di famiglia delle due donne. Anche i suoceri rimasero gravemente feriti.
A Cersosimo, sempre nel 2018, nel Potentino, una guardia giurata di 41 anni, invece, sparò alla moglie di 30 anni, la quale aveva deciso di lasciarlo. La donna fu uccisa all'istante a pochi metri dalla scuola elementare dove poco prima era entrato il figlio di sette anni. Dopo aver ucciso la moglie, Angela Ferrara, Vincenzo Valicenti si sedette su alcuni scalini e si suicidò.
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