La Asl di Firenze, su delega della procura della Repubblica, ha posto stamani i sigilli di sequestro dell'intero perimetro dell'area occupata dal cantiere per la costruzione del nuovo supermercato in via Mariti dove il 16 febbraio un crollo ha causato la morte di cinque operai e il ferimento grave di altri tre lavoratori. Il sequestro dell'intera area è scattato dopo il recupero dell'ultimo operaio disperso. I sigilli sono stati posti dal personale del Dipartimento di prevenzione della Asl Toscana Centro indicando che l'area è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sul crollo durante la costruzione del supermercato la procura sta coordinando le indagini di un'inchiesta per omicidio plurimo colposo e disastro colposo.
Si tratta di Bouzekri Rachimi, 56 anni, marocchino. Con il ritrovamento del corpo il bilancio definitivo del crollo avvenuto venerdì scorso è di cinque vittime e tre feriti. Paghe basse e la metà a nero: lo denuncia il fratello di una delle vittime magrebine del cantiere di via Mariti a Firenze facendo emergere un modus operandi diffuso nell'edilizia, specie nella babele dei subappalti, verso la manodopera extracomunitaria. Aspetto cui si aggiungono i problemi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Al Consiglio dei ministri della prossima settimana si parlerà proprio di nuove norme in proposito. I tecnici del governo ci stanno lavorando, ci vorrà tempo per metterle in pratica ma si parla di una stretta convinta, anche per dare un freno al far west dei subappalti dove è più alto il rischio di illegalità. La revisione della normativa riguarda il sommerso, i contratti di lavoro, la formazione alla safety. Resterebbero tuttavia al momento fuori dalle misure ipotizzate, il reato di omicidio sul lavoro e l'attivazione di una superprocura.
È stato intanto recuperato in serata il corpo dell'ultimo disperso, fissando così il bilancio definitivo a cinque morti e tre feriti gravi. Nel cantiere i vigili del fuoco hanno scavato con un piccolo mezzo fatto arrivare apposta per rimuovere il cemento in un'area circoscritta, dove il progetto prevedeva i posti auto nel sottosuolo. E alla sera del quinto giorno di ricerche il cadavere è stato infine trovato.
Il fratello di una delle vittime, Mohamed Toukabri, il tunisino 54enne, rimasto schiacciato coi colleghi nel crollo riferisce di come "lavorava duro tutti i giorni" anche da pendolare di lunga distanza: "Viveva a Bergamo, mi raccontava che partiva ogni mattina con un furgone con altri per raggiungere Firenze, poi la sera tornava a casa, per poi ripartire la mattina dopo. Era un lavoro duro, così diceva, non guadagnava tanto, metà soldi glieli davano regolarmente, l'altra metà invece erano in nero". L'ultima volta aveva mandato 500 euro ai familiari in Tunisia. Tutte le vittime extracomunitarie hanno parenti in Italia che possono raccontare la stessa cosa.
Ora i parenti delle vittime sono rientrati nelle loro città in attesa delle procedure di identificazione e riconoscimento delle salme. L'imam di Firenze Izzedin Elzir ha avuto da tutti loro l'incarico di celebrare appena possibile un funerale con rito islamico che sarà collettivo. Poi le salme saranno rimpatriate nei rispettivi paesi di origine, uno in Tunisia, gli altri in Marocco: è il volere dei familiari di cui si fa portavoce lo stesso Elzir. "Sappiamo tutti che uno deve essere ancora trovato e aspettiamo notizie", ha detto l'imam che pure ha fatto da tramite per avvisare tutti delle autopsie che la procura si appresta a organizzare.
Questo crollo rinnoverà la sua eco nazionale con iniziative, assemblee e volantinaggi nei cantieri e nelle fabbriche, in tutta Italia. Centinaia i presidi e le manifestazioni, anche davanti alle prefetture. A Firenze si manifesterà dalle 16.30 proprio in via Mariti: un palco davanti al cantiere per i comizi dei segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. A Roma presidio alle 16,30 in piazza Santi Apostoli. Le indagini della procura vanno avanti con un focus sulla sicurezza sul lavoro e sul rispetto dei contratti di assunzione. Gli inquirenti stanno definendo in questi giorni il perimetro delle responsabilità anche tenendo conto di questo aspetto, oltre alla ricostruzione tecnica su cosa ha determinato il cedimento dei solai. Materia che verrà verosimilmente affrontata e definita con una perizia ingegneristica a corredo del fascicolo di inchiesta e a uso del dibattito processuale.
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