"Caro confratello", "nell'incontro avuto qualche giorno fa con il Santo Padre, nel congedarmi mi ha chiesto se avevo intenzione di essere presente alla Messa. Gli ho risposto che non avevo il coraggio di parteciparvi. È con sofferenza che così farò perché non vorrei oscurare lo splendore delle vostre porpore con la mia, macchiata da una pesante quanto ingiusta condanna". Così il card. Angelo Becciu in una lettera, visionata dall'ANSA, al decano del Collegio cardinalizio, il card. Giovanni Battista Re, alla vigilia della Pasqua in cui ribadisce la sua innocenza: "Contro di me il tribunale non ha prodotto nessuna prova".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA