L'unico sopravvissuto della strage di
Sinnai, Luigi Pinna, "non è stato raggiunto da alcun avviso di
garanzia" nell'ambito dell'indagine della Procura di Cagliari
per le accuse nei confronti di Beniamino Zuncheddu. Lo afferma
in una nota l'avvocato Alessandra Maria Delrio, difensore delle
parti civili Luigi Pinna e Fadda Daniela nel procedimento nei
confronti di Zuncheddu, smentendo che lo stesso Pinna sia
indagato per calunnia.
"Pinna, ad oggi, non è stato raggiunto da alcun avviso di
garanzia. Tale informazione - spiega l'avvocato Delrio - appare
perciò tesa esclusivamente a sminuire le motivazioni della
sentenza e la figura delle parti civili da me assistite. Si
ritiene comunque necessario rammentare che le parti civili
restano le vittime di una strage che oggi non ha colpevoli. Il
Pinna e la Fadda si sono rimessi alla decisione della Corte ed
oggi non possono che condividerne le motivazioni. Ricordo
inoltre che il mentire ad un giudice in udienza non integrerebbe
il reato di calunnia ma quella di falsa testimonianza, chiaro è
dunque che il riferimento ad un'indagine è unicamente rivolta a
screditare l'operato della Corte e a danneggiare la figura di
coloro che resteranno le vittime di un reato efferato ed
impunito", conclude l'avvocato Alessandra Maria Delrio.
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