La Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia è stata istituita nel 2004 dalle Nazioni Unite e dall'Unione europea a 14 anni dalla decisione del 17 maggio 1990 di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
La giornata internazionale contro l'omofobia si celebra tutti gli anni appunto il 17 maggio in ricordo della data in cui l’Oms definì per la prima volta nella storia l’omosessualità come "una variante naturale del comportamento umano". In questo modo, terminarono i trattamenti medici e psichiatrici per curare l’omosessualità. Molto è stato fatto, in questi anni, contro ogni forma di intolleranza e discriminazione basata sull'identità di genere ma nonostante ciò sono ancora 72 i paesi nel mondo che sanzionano penalmente l'orientamento sessuale.
L'Italia, nell'ottobre 2017 è entrata a far parte del "Core Group LGBTI", un gruppo interregionale di Paesi e organizzazioni, per promuovere i temi della lotta alla discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e della tutela dei diritti delle persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) in ambito Onu.
L'Italia inoltre supporta attivamente la Dichiarazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite su "diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere" del 2008 ed è parte dell'Equal Rights Coalition, piattaforma di cooperazione tra Paesi che mira allo scambio di informazioni e buone pratiche e al coordinamento dell'azione globale in tema di diritti LGBTI, nonché partner del Global Equality Fund, fondo intergovernativo che si propone di finanziare progetti a tutela delle persone LGBTI.
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