"La Corte Costituzionale oggi
richiama l'attenzione del legislatore sulla necessità di
risolvere situazioni che non sono state ancora risolte:
pensiamo, prima fra tutte e forse la più lacerante, alla
questione del fine vita. Ultimamente su questo l'attività del
Parlamento è lenta rispetto a quella della Corte Costituzionale,
che in questo senso sembra essere più realistica e sembra
camminare in modo più veloce e anche in modo più pragmatico nel
confronto col Parlamento". Lo ha detto il ministro della
Giustizia Carlo Nordio in video collegamento all'inaugurazione
della nuova sede del Dipartimento di Scienze giuridiche
dell'Università di Udine.
Nordio ha ricordato il contributo di pensiero del professor
Livio Paladin docente di Diritto Costituzionale già ministro
della Repubblica e presidente della Corte Costituzionale, nato
nel 1933 a Trieste e scomparso nel 2000 a Padova, al quale il
nuovo dipartimento è intitolato.
"Paladin aveva le doti di un grande cattedratico - ha
affermato il ministro - ma anche di giurista e di magistrato.
Inoltre aveva la capacità di coniugare la teoria con la pratica
e di portarle ad unità. Due doti che per un magistrato mitigano
il potere colossale che gli viene conferito di limitare la
libertà o di compromettere l'onore altrui".
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