Indaga la procura di Latina
sull'incidente sul lavoro avvenuto ieri nelle campagne vicino
Latina dove un operaio ha perso un braccio, tranciato da un
macchinario ed i suoi datori di lavoro, invece di soccorrerlo,
lo hanno caricato su un pulmino e scaricato davanti casa, in
gravissime condizioni. Con l'arto tranciato, lasciato vicino a
lui poggiato sopra una cassetta utilizzata per la raccolta degli
ortaggi. A denunciare l'episodio è stata la Flai Cgil
Latina-Frosinone e ora la procura del capoluogo pontino ha
aperto un'inchiesta per lesioni personali colpose, omissione di
soccorso e disposizioni in materia di lavoro irregolare.
L'operaio agricolo, 31 anni, di origine indiana per cause
ancora in fase di accertamento, è stato agganciato da un
macchinario avvolgiplastica a rullo trainato da un trattore, che
gli ha tranciato il braccio e schiacciato gli arti inferiori.
Dopo l'incidente avvenuto ieri pomeriggio in un'azienda agricola
di borgo Santa Maria, alla periferia di Latina, è stato poi
soccorso nei pressi della sua abitazione dai paramedici del 118
e dai militari del nucleo operativo radiomobile di Latina,
insieme a quelli della stazione di borgo Podgora. È stato
trasportato d'urgenza con un'eliambulanza all'ospedale San
Camillo di Roma, dove si trova ora ricoverato in prognosi
riservata. Il 31enne ha perso molto sangue, ma ha superato la
prima notte nel nosocomio romano.
La vicenda ha destato sdegno e ha riacceso l'attenzione sul
fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti al
limite della schiavitù. Alla Camera le opposizioni da Avs al Pd,
da M5s, Iv e Azione hanno chiesto un'informativa della ministra
del Lavoro Marina Elvira Calderone sulla lotta al caporalato
definendo "atroce" quanto accaduto.
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sottolinea
che quanto avvenuto è "sconcertante", "crudele" e "vile"
ribadendo che la "sicurezza sul lavoro e la lotta al caporalato
sono la nostra priorità".
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