Un ultras napoletano condannato e
uno assolto al processo che si è celebrato con il rito
abbreviato davanti al tribunale di Roma sugli scontri scoppiati
il 6 giugno 2020 al Circo Massimo, durante una manifestazione
"no vax" a cui presero parte gruppi neofascisti e frange
estremiste della tifoseria provenienti da diverse città. Il
processo, in parte svolto con il rito abbreviato, si è concluso
con sette condanne, due rinvii a giudizio (tra cui Fabio
Corradetti figlio della compagna dell'ex leader di Forza Nuova,
Giuliano Castellino) e tre assoluzioni.
Il gup Tamara de Amicis ha disposto anche il pagamento di una
provvisionale da 10mila euro alla Fnsi, che si era costituita
parte civile nel procedimento giudiziario in cui erano imputate
oltre una decina di persone. Durante gli scontri, infatti,
vennero aggredite le forze dell'ordine ma anche diversi
giornalisti e il cronista freelance Thomas Cardinali rischiò di
perdere un occhio.
All'ultras napoletano Giustino Zecconi, di 45 anni (difeso
dall'avvocato Lorenzo Contucci), sono stati inflitti 3 anni e 20
giorni di reclusione in quanto riconosciuto colpevole di
resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata nei confronti
di alcuni cronisti. Tra i tre imputati assolti figura il tifoso
azzurro Carlo Misurata, 41 anni, del gruppo Mastiffs, difeso
dall'avvocato Emilio Coppola.
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