Tragedia a Montemarano, in provincia di Avellino, dove un bambino di otto anni ha perso la vita mentre giocava nel cortile della sua abitazione.
La morte, avvenuta nella serata di ieri, intorno alle 20, è stata causata dalla caduta di un tavolo di ferro, con il quale il bambino stava giocando, che si è staccato dal fissaggio e lo ha schiacciato senza dargli scampo.
Il bambino, figlio unico di una coppia che vive nella contrada rurale di Macchia del Monte, era in procinto di andare con i genitori alla festa patronale in corso in una vicina frazione.
Non si danno pace Vincenzo e Anna Galluccio, i genitori di Domenico, il loro unico figlio di poco più di sette anni, morto sul colpo schiacciato da un pesante tavolo di ferro che lo ha travolto mentre ieri sera attendeva papà e mamma nel giardino di casa per recarsi insieme alla fiera organizzata in una vicina frazione per festeggiare i santi patroni Giovanni e Paolo. Domani si terranno i funerali del bambino.
Intorno alla famiglia, lui operaio, lei casalinga, che vive a Montemarano, in provincia di Avellino, nella frazione rurale di Macchia del Monte, distante pochi chilometri dal centro abitato del borgo altirpino famoso per il pregiato vitigno Aglianico e lo storico carnevale, da ieri sera è un via vai incessante e commosso di parenti, amici, concittadini nella camera ardente allestita al primo piano dell'abitazione. Il magistrato di turno della Procura di Avellino, all'esito della perizia esterna effettuata dal medico legale, non ha disposto l'autopsia né il trasferimento della salma in ospedale.
Secondo le prime ricostruzioni, il bambino attendeva i genitori giocando nel cortile di casa. Per cause che i carabinieri stanno valutando, il tavolo di ferro, collocato probabilmente in piedi e appoggiato al muro, è rovinato addosso al bambino non lasciandogli scampo: è stato colpito alla testa ed è morto sul colpo. Costernazione tra gli insegnanti e gli amichetti della seconda elementare che Domenico frequentava nel plesso distaccato a Montemarano dell'Istituto comprensivo "A. Di Meo" che ha la sua sede principale a Volturara.
"Una tragedia che ci lascia senza parole -dice Beniamino Palmieri, sindaco della comunità di poco più di 2.500 abitanti- e ci getta in uno stato di profondo dolore. Abbiamo il dovere di piangere questo bambino venuto a mancare così presto -aggiunge- e di stringerci intorno alla sua famiglia: questo lutto è di tutta la nostra comunità".
Proclamato il luto cittadino per la giornata di domani, quando alle dieci, verranno celebrati i funerali nella cattedrale di santa Maria Assunta in piazza del Popolo.
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