Paolo Mandelli, vigile del fuoco
sopravvissuto alla strage mafiosa di via Palestro del 27 luglio
1993, stamani alla cerimonia per il 31esimo anniversario dello
scoppio dell'autobomba, ha ricordato cosa successe quella sera.
"Come tante altre volte - ha raccontato - siamo entrati in
servizio, era il compleanno di Sergio Pasotto (altro vigile del
fuoco e una delle 5 vittime, ndr) che stavamo festeggiando fino
a poco prima. Esserci e ricordare é un fattore molto importante,
con le istituzioni e i colleghi con la cerimonia al
distaccamento dei vigili del fuoco, perché è bello anche
ricordare i colleghi come erano in vita, cioè persone gioiose e
capaci, con tanta voglia di fare. Ancora oggi convivo con questo
dolore e ricordo, che in questi giorni si fa più forte, un
trauma che ogni tanto riaffiora".
Alla cerimonia ha partecipato anche Roberto Barzi all'epoca
della strage era comandante dei vigili del fuoco della città.
"Questa tragedia l'ho vissuta dal primo minuto, sentendo questa
deflagrazione sono intervenuto immediatamente perché abitavo non
distante da qui - ha concluso -. Ho visto questa situazione di
strage, di corpi inermi, macchine esplose ed edifici demoliti.
Sono quelle memorie che rimangono nella mente e nel tempo e non
c'è la possibilità di cancellarle".
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