La Direzione Investigativa Antimafia
sta eseguendo un provvedimento emesso dal Tribunale di Catania -
Sezione Misure di Prevenzione con il quale è stata disposta la
confisca dell'imponente complesso societario e patrimoniale dei
congiunti Paratore Antonino e Paratore Carmelo, rispettivamente
padre e figlio.
I due sono a capo di uno dei gruppi imprenditoriali più
importanti della Sicilia orientale, operanti in svariati
settori, ma principalmente nella gestione e nello smaltimento
dei rifiuti. Negli anni i congiunti sono riusciti a creare una
vera e propria galassia di imprese, diversificando le attività
della famiglia con società attive nei servizi di pulizia degli
ospedali, nel settore immobiliare e nella gestione di un
notissimo stabilimento balneare, sito sul litorale catanese.
"La certosina indagine avviata nel 2020 dalla Dia- in
perfetta sintonia con la Procura distrettuale etnea - ha preso
in esame la posizione economica, finanziaria e patrimoniale dei
predetti imprenditori, già attinti da indagini penali coordinate
dalla Procura etnea, sulla scorta delle quali erano stati tratti
in arresto con l'operazione denominata 'Piramidi' ", rileva la
Dia.
"Con il provvedimento di confisca, il Tribunale di Catania
ha riconosciuto il rapporto sussistente da svariati decenni tra
i due Paratore e il boss ergastolano Zuccaro Maurizio oggi
detenuto presso il carcere di Opera a Milano, storico esponente
del clan Santapaola-Ercolano, già condannato per l'omicidio di
Ilardo Luigi nota 'fonte Oriente' ucciso a Catania nel 1996",
ricorda la Dia.
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