Un vasto incendio è divampato nel
primo pomeriggio di ieri nell'area dell'ex base Nato di Baia
Verde, a Castel Volturno, minacciando gravemente l'adiacente
Oasi dei Variconi. Lo denuncia Raffaele Lauria, delegato per la
Campania di Wwf Italia, organizzazione impegnata da anni in un
ambizioso progetto di ripristino ambientale e di valorizzazione
dei Variconi, finanziato con fondi privati, che prevede la
realizzazione di sentieri didattici per sensibilizzare la
comunità locale all'importanza della conservazione della natura.
Le fiamme, alimentate dal forte vento, hanno rapidamente
divorato la macchia mediterranea che si era rigenerata negli
anni successivi all'abbandono della base militare. Nonostante
l'immediato intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione
Civile, il rogo si è esteso, mettendo a repentaglio un
ecosistema di inestimabile valore.
L'Oasi dei Variconi, riconosciuta a livello internazionale
come Zona Umida di importanza internazionale ai sensi della
Convenzione di Ramsar e tutelata come Riserva Naturale
Regionale, ospita una biodiversità unica e svolge un ruolo
fondamentale nella regolazione del clima e nella protezione del
territorio.
Lauria si dice "profondamente preoccupato per le gravi
conseguenze di questo incendio", e confida "nell'operato della
magistratura e delle forze di polizia affinché i responsabili
possano essere individuati e valuterà ogni azione anche su piano
legale e giudiziario". Chiede, inoltre, di "incrementare i
controlli per prevenire il ripetersi di simili eventi, aumentare
le risorse destinate alla lotta agli incendi boschivi e alla
tutela delle aree protette, e promuovere azioni di
sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza per favorire un
maggiore rispetto dell'ambiente".
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