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Nipote di Libero Grassi, difficile dire che Palermo lo ricordi

Nipote di Libero Grassi, difficile dire che Palermo lo ricordi

Disse no al racket del pizzo, ucciso dalla mafia 33 anni fa

PALERMO, 29 agosto 2024, 09:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ricordato oggi a Palermo l'imprenditore Libero Grassi ucciso 33 anni fa dalla mafia per non avere pagato il pizzo. Come ogni anno i figli Davide e Alice Grassi insieme al nipote Alfredo in via Alfieri hanno incollato alla parete il manifesto e verniciato di rosso il luogo dove è stato trovato l'imprenditore morto. "Le persone che sono qua questa mattina ricordano mio nonno Libero Grassi, il resto della città difficile dirlo - dice il nipote Alfredo Chiodi - Penso che sia responsabilità di chi conserva questa memoria avvicinarsi al resto della società. Per questo io quando posso vado nelle scuole a raccontare chi era mio nonno e qual è stato il suo impegno".
    L'imprenditore venne ucciso alle 7.30 mentre come tutte le mattina si recava al lavoro nell'azienda tessile Sigma. A gennaio del 1991 aveva scritto una lettera aperta, pubblicata dal Giornale di Sicilia, al suo "ignoto estorsore" per chiedergli di "risparmiare telefonate dal tono minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia". Libero Grassi in questa sua battaglia era stato lasciato solo soprattutto dagli imprenditori. Nel manifesto affisso ogni anno dai figli si legge: "Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall'omertà dell'associazione degli industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato".
    "Ogni anno conto i buoni di questa città e che vengono e continuano a venire, vedo tanti amici e mi fa piacere - dice Alice Grassi - Io ogni giorno ricordo il dolore di questa vicenda".
   

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