(di Chiara Acampora)
Fumata bianca sul futuro dell'Irccs
Santa Lucia all'incontro al ministero delle Imprese e del Made
in Italy. La fondazione, che nell'ultimo vertice si era presa 72
ore di tempo per decidere, ha accettato la proposta di accedere
all'amministrazione straordinaria.
"E' stata una riunione risolutiva" ha commentato il ministro
Adolfo Urso, al termine del tavolo sul futuro dell'istituto di
eccellenza per la riabilitazione neurologica e neuro-motoria.
La proprietà della struttura, ha aggiunto, "ha accolto la
richiesta unanime delle forze sociali, sindacali e delle
istituzioni" che è "sicuramente è la via migliore per garantire
la continuità di un'eccellenza". Per il ministro,
l'amministrazione straordinaria permetterà di "preparare gli
scenari del futuro affinché vi sia la garanzia di un'azione
pubblica che possa garantire lo sviluppo di questa eccellenza al
servizio dei nostri cittadini". "A tal fine - ha aggiunto -
affineremo gli strumenti legislativi d'intesa con le forze
sindacali affinché questa strada possa essere garantita".
Sulla stessa scia il presidente del Lazio Francesco Rocca.
"La coesione istituzionale alla fine ha pagato - ha sottolineato
- il messaggio che abbiamo dato è stato mai equivoco, sempre
chiaro. Oggi ne portiamo a casa il primo risultato".
Soddisfatti i sindacati che, uniti, avevano avviato da tempo una
mobilitazione per 'salvare' il Santa Lucia e, dopo il risultato
di oggi, hanno sospeso le iniziative di lotta.
"Oggi era una giornata importante e grazie alla nostra
mobilitazione conseguiamo un primo risultato" ha commentato il
segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola,
al termine dell'incontro al ministero sul Santa Lucia. "La lotta
paga! La tenacia e la vostra forza ci ha aiutato ottenuto
l'amministrazione straordinaria della Fondazione Santa Lucia,
scongiurando la svendita ai privati", ha detto ai lavoratori in
presidio davanti al ministero. Poi ha avvisato: "Questo è un
primo risultato. Ora andiamo avanti affinché si arrivi alla fine
di questa vertenza con un forte ruolo del pubblico nella
gestione della struttura e nella garanzia del servizio, dei
livelli occupazionali e salariali. Questa vertenza dimostra che
la salute delle persone viene prima dei profitti". Per Enrico
Coppotelli, segretario generale della Cisl del Lazio, si "potrà
continuare a garantire assistenza alla cittadinanza e la ricerca
nelle neuroscienze". "Una decisione - ha aggiunto - che va nella
direzione da noi sempre auspicata". Per il Pd dopo questo
risultato per la struttura d'eccellenza "va avviato un percorso
pubblico". Una 'fase 2' giudicata "difficile e delicata" da
Alessio D'Amato (Az) già assessore della Sanità nel Lazio.
Soddisfazione è stata espressa da forze di maggioranza e
opposizione in Regione e al Comune e dal sindaco di Roma Roberto
Gualtieri: "il percorso dell'Amministrazione straordinaria
garantisce continuità e tempo necessari per difendere e
rilanciare questa grande realtà e il suo futuro".
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