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Operatori sanitari aggrediti a Foggia, convalidati gli arresti

Operatori sanitari aggrediti a Foggia, convalidati gli arresti

Carcere per un 18enne, mentre un 33enne è ai domiciliari

FOGGIA, 14 settembre 2024, 15:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il giudice monocratico del tribunale di Foggia ha convalidato nel giudizio con rito direttissimo gli arresti di un 18enne (in carcere) e un 33enne (ai domiciliari) che nei giorni scorsi hanno aggredito in due episodi distinti - a distanza di poche ore l'uno dall'altro - operatori sanitari del policlinico Riuniti di Foggia.
    Contestualmente è stata confermata la custodia cautelare.
    L'udienza è stata quindi aggiornata per eventuali richieste di riti alternativi o per la prosecuzione del dibattimento.
    Il 18enne, giunto l'altra notte in forte stato d'agitazione al pronto soccorso del policlinico, fu bloccato dai carabinieri dopo aver sferrato calci e pugni a tre infermieri. Il 33enne, che aveva accompagnato il padre al pronto soccorso per una visita, era stato fermato dalla Polizia e sottoposto ai domiciliari dopo aver colpito due infermieri e un vigilante intervenuto per calmarlo. L'aggressore aveva un braccio ingessato che ha utilizzato per picchiarli.
    Gli arresti e la successiva convalida rappresentano, è detto in una nota congiunta, "un risultato frutto dell'ottimo lavoro svolto dalle forze di polizia nei momenti successivi al loro tempestivo intervento, svolto in entrambe le circostanze con assoluta fermezza e precisione".
    "Ancor più importante, si tratta - viene ribadito - di un messaggio estremamente positivo e confortante rivolto al personale sanitario e ai cittadini dauni. Il disagio e le insicurezze scaturite dagli eventi recenti sono condivisi dalle istituzioni, che in sinergia si impegnano con costanza tanto nell'attività preventiva quanto in quella repressiva".
    "Il lavoro della Procura di Foggia, in sinergia - conclude la nota - con le forze di polizia, ha fatto percepire agli infermieri e alla guardia giurata vittime di un'ingiustificata aggressione, nonché a tutto il personale sanitario e parasanitario la costante presenza dello Stato".
   

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