"La polemica politica deve essere
dura ma mai trascendere nell'insulto personale, in toni violenti
aggressivi nei confronti di una determinata persona. Le parole
utilizzate contro me da un professore della scuola italiana alla
festa di Avs sono inaccettabili e oscene e non appartengono al
confronto con un avversario politico per quanto lontane e
divergenti possano essere, e lo sono, le posizioni mie e quelle
di Avs. Nonostante il parere dei miei legali che ritengono vi
siano i presupposti per poter procedere contro questo professore
ho deciso di non presentare una querela: facilmente
rivendicherebbe il ruolo di vittima. Lo stesso rimane la gravità
delle parole e io ho respirato in quel festival, non solo nelle
parole di quel docente, un clima di odio che viene ricercato,
coltivato, alimentato, addirittura qualcuno ha detto di
incoraggiare i ragazzi a manifestare contro una persona.
Condanno questa modalità barbara, truce, volgare, inutilmente
violenta e non per questo meno pericolosa, non dimentichiamo ciò
che successe 50 anni fa: tutto iniziò da parole violente, di
odio, di disprezzo nei confronti di persone e istituzioni.
Talvolta una parte della sinistra dimentica gli effetti che la
personalizzazione dell'odio ha avuto nella storia della
Repubblica e dimostra una preoccupante e cupa natura
antidemocratica, illiberale, aggressiva contro chi non la pensa
come loro". Così su Youtube il ministro dell'Istruzione,
Giuseppe Valditara che non ha mai citato per nome Christian
Raimo.
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