Dal processo emerge "come
l'imputato non abbia adoperato alcuna forma di violenza -
ancorché si sia trattato, effettivamente, di toccamenti
repentini - tale da porre la persona offesa in una situazione di
assoluta impossibilità di sottrarsi alla condotta". Condotta che
"non ha (senz'altro) vanificato ogni possibile reazione della
parte offesa, essendosi protratta per una finestra temporale",
"20-30 secondi", che "le avrebbe consentito anche di potersi
dileguare". Lo scrive la Corte d'Appello di Milano nella
sentenza con cui ha confermato l'assoluzione per un sindacalista
dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di una hostess.
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