Un medico dell'ospedale
Santa Maria Nuova di Reggio Emilia è indagato con l'accusa di
omicidio colposo, per la morte di una 36enne neo mamma. A darne
notizia è La Gazzetta di Reggio che racconta come la donna - una
influencer di origine nigeriana, già madre di una bimba di tre
anni - avesse partorito il 31 luglio scorso proprio nella città
emiliana. Il 12 agosto, si sente male: accusa un forte mal di
testa e si presenta al pronto soccorso dal quale viene dimessa.
Il 14 agosto, si sveglia per allattare la neonata e,
successivamente, verso mezzogiorno, avverte nuovamente un grande
dolore alla testa. La madre della donna chiama l'ambulanza che è
arrivata alle 12.48, carica la ragazza e la porta al pronto
soccorso. Alle 15,30 la mamma riceverà una telefonata con la
quale le comunicano che la figlia fosse grave, in stato di coma,
e che avrebbero dovuto procedere con l'operazione al cervello.
Il 23 agosto viene dichiarata la morte cerebrale a causa di
"un'emorragia subaracnoidea" improvvisa.
La famiglia si è rivolta all'avvocato Pina Di Credico che ha
presentato una denuncia dalla quale sono scaturite le indagini
della questura. Da qui, la procura reggiana - prima con la pm
Denise Panoutsopoulos, poi con il pm Dario Chiari che ha
ereditato il fascicolo - ha aperto un'inchiesta, iscrivendo nel
registro degli indagati un medico dell'Arcispedale, disponendo
il sequestro delle cartelle cliniche e della salma, sulla quale
è stata effettuata l'autopsia.
"Non vogliamo vendetta, ma solo capire se ciò che è accaduto
possa ritenersi un fatto assolutamente imprevedibile e non
arginabile con alcun tipo di intervento sanitario oppure se vi
fossero, già in occasione del primo accesso in pronto soccorso
del 12 agosto, gli elementi per indurre il personale medico ad
effettuare degli approfondimenti diagnostici che avrebbero
potuto salvarle la vita e che non ci risultano siano stati
espletati", fa sapere la famiglia. L'Ausl, interpellata
dall'ANSA, non rilascia dichiarazioni "dato che c'è un'inchiesta
in corso".
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