I carabinieri di Palermo hanno
eseguito una misura cautelare nei confronti di Giuseppe Corona,
56 anni, che nei giorni scorsi è stato scarcerato per decorrenza
dei termini mentre si trovava in carcere al 41 bis, sollevando
un vespaio di polemiche. La corte d'appello di Palermo, su
richiesta della procura generale, ha ora applicato nei confronti
dell'imputato, la misura cautelare del divieto di dimora in
Sicilia, l'obbligo di permanenza nell'abitazione in orario
notturno e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
del luogo dove dimorerà.
Corona, arrestato nel 2018 con l'accusa di associazione mafiosa
è stato condannato lo scorso mese di marzo dalla Corte d'Appello
di Palermo a 15 anni e 2 mesi di reclusione e si trovava nel
carcere di Milano, in attesa della definizione del ricorso in
Cassazione.
Considerato il "re delle scommesse" all'Ippodromo, ma anche
colui che avrebbe fatto investimenti per conto di varie cosche,
soprattutto quelle di Porta Nuova e di Resuttana, tra centri
scommesse, compro oro e persino la vendita di preziosi al Monte
dei Pegni, Corona era uno dei boss emergenti in Cosa nostra
palermitana secondo gli inquirenti.
Nei giorni scorsi, su istanza dei suoi legali, essendo trascorsi
6 anni dal primo arresto, era stato scarcerato per "decorrenza
dei termini della custodia cautelare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA