Pro Vita & Famiglia denuncia un altro
attacco nella notte alla sede romana di Viale Manzoni. Le
telecamere esterne della onlus hanno infatti registrato la
presenza di due individui che, intorno all'1:30 della notte, si
sono presentati davanti alla sede a volto coperto con buste
piene di bombolette spray e strumenti per la saldatura. In circa
quindici minuti hanno imbrattato le serrande della Onlus con gli
slogan "Rabbia, Rivolta, Vendetta Trans", procedendo poi a
sigillare le serrande al basamento con materiale nero simile a
pece e otturando col silicone le serrature del lucchetto,
dell'avvolgibile della serranda e della posta.
"È il quattordicesimo attacco vandalico alla nostra sede in
meno di tre anni - commenta il portavoce di Pro Vita & Famiglia
Onlus Jacopo Coghe, che stamattina ha trovato per primo la sede
vandalizzata - Questa volta hanno alzato il tiro, manomettendo
le serrature e impedendoci di entrare per fare il nostro lavoro.
L'aggressione è avvenuta nell'anniversario del Transgender Day
of Remembrance e a un anno dall'assalto alla nostra sede dello
scorso 25 novembre, quando 200 partecipanti al corteo
trans-femminista contro la violenza sulle donne hanno
accerchiato l'ufficio, lanciato oggetti contro la Polizia,
sfondato la vetrina e gettato all'interno un ordigno incendiario
che non si è attivato solo perché la miccia si è staccata
cadendo a terra".
"Questi attacchi sono la diretta conseguenza di un clima di
odio e demonizzazione contro gli attivisti Pro Vita fomentato
dalla Sinistra, dai media mainstream e dai collettivi Lgbtq -
afferma Antonio Brandi, presidente della Onlus - chiediamo a
tutti i partiti di prendere ufficialmente le distanze da questi
atti intimidatori e al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
di aumentare la sicurezza in vista della manifestazione di Non
Una Di Meno di sabato 23 novembre, che passerà proprio nelle vie
limitrofe alla nostra sede".
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