Una donna ha
denunciato le violenze subite dal marito facendo così scoprire,
a Torre del Greco, un usuraio seriale: in manette è finito un
uomo residente a Torre Annunziata (del quale non sono state
fornite le generalità). A suo carico vengono contestati
complessivamente diciotto capi di imputazione: quindici per
reati di usura, due per estorsione e uno relativo alle armi.
Ad eseguire l'arresto in flagrante i carabinieri della
stazione di Boscoreale, che hanno sorpreso l'uomo mentre insieme
al nipote, nei pressi dell'abitazione di una delle sue vittime,
riscuoteva 300 euro a titolo di interessi relativi ad un
prestito.
Secondo quanto si apprende dalla procura di Torre Annunziata,
tutto è partito dalla denuncia di una donna vittima di
maltrattamenti che, sentita dai militari dell'Arma, ha
raccontato che il compagno se la prendeva con lei perché
esasperato dai pressanti debiti contratti con usurai.
A questo punto i carabinieri hanno cominciato a controllare
il compagno della donna, riuscendo ad individuare il suo
usuraio, la cui utenza telefonica è stata intercettata. Le
indagini successive hanno consentito di accertare che l'uomo
aveva "rapporti" con almeno sette vittime le quali, alla data
dell'arresto, gli corrispondevano mensilmente somme di denaro
che variavano dai 100 ai 500 euro.
"Dalle intercettazioni è emersa, inoltre - si legge in una
della procura - la frenetica attività di riscossione dei ratei e
la pressione nei confronti delle vittime che l'indagato avrebbe
posto in essere nel rammentare ai suoi debitori le imminenti
scadenze, pressione che, in alcuni casi, sarebbe sfociata in
vere e proprie condotte intimidatorie, che integrano pertanto il
delitto di estorsione".
Le stesse vittime dell'usura sono state ascoltate dai
militari e dall'autorità giudiziaria: le loro dichiarazioni non
solo hanno confermato le accuse, ma hanno consentito di definire
il modus operandi dell'usuraio, che si approfittava dello stato
di bisogno delle persone - in particolare commercianti - e del
loro bisogno di liquidi.
Dopo l'arresto, i carabinieri hanno eseguito una
perquisizione nell'abitazione dell'indagato e in un terreno di
sua proprietà, trovando circa 20.000 euro in contanti, ma anche
gioielli e orologi di valore e un'arma da fuoco detenuta
illegalmente.
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