La Guardia di Finanza ha
arrestato un dirigente sportivo spezzino e denunciato altre sei
persone con l'ipotesi di reato di truffa nell'ambito dei
contributi erogati a favore dei collaboratori sportivi durante
il periodo della pandemia di Covid 19 che ha visto fermarsi
l'attività sportiva. L'inchiesta "Un calcio al Covid" vede al
centro Gian Maria Lertora, per cui la gip Tiziana Lottini del
Tribunale della Spezia ha emesso ordinanza di custodia cautelare
in carcere, e sei altre persone indagate per sostituzione di
persona, truffa aggravata e autoriciclaggio.
I Finanzieri ritengono che 88 domande, formalmente avanzate
da atleti e tecnici tesserati con le società oggetto degli
approfondimenti investigativi, sarebbero state inoltrate
all'insaputa degli intestatari. Le somme erogate, pari a 350mila
euro in tre anni, sarebbero poi state accreditate su conti
correnti, anche esteri, intestati agli indagati che avrebbero
prelevato in contanti o bonifici su altre posizioni finanziarie
allo scopo di far perdere le tracce del denaro. Le perquisizioni
delle Fiamme Gialle hanno riguardato anche quattro società
sportive dilettantistiche operanti alla Spezia, Milano e in
provincia di Mantova.
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