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Ministero Istruzione, c'è diminuzione dispersione è al 6.6%

Ministero Istruzione, c'è diminuzione dispersione è al 6.6%

'Lo attestano test Invalsi 2024, dati Svimez sono del 2022'

ROMA, 27 novembre 2024, 14:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I risultati dei test Invalsi del 2024 mostrano una riduzione della percentuale di dispersione scolastica, sia implicita che esplicita. Nello specifico, la dispersione implicita si attesta al 6,6%: un dato importante perché il suo valore è il più basso mai registrato a livello nazionale. I dati di cui dispone il ministero sono in direzione opposta rispetto a quelli presentati dal Rapporto Svimez, che fanno riferimento evidentemente a uno studio del ministero dell'Istruzione del 2022.
    Lo afferma il dicastero di viale Trastevere.
    Proprio per aiutare ragazzi, docenti e famiglie, a combattere il fenomeno della dispersione scolastica e ridurre i divari formativi e lavorativi tra i giovani che vivono in diverse aree del Mezzogiorno, il ministero ricorda di aver varato il programma Agenda Sud "che sta già dando ottimi risultati: uno strumento che, tramite le risorse stanziate, punta tra l'altro a estendere alle Secondarie di I grado la presenza dei docenti tutor per favorire, anche attraverso una didattica innovativa, la personalizzazione dell'apprendimento, costruendo una scuola che sappia offrire percorsi di successo a tutti gli studenti, senza differenze territoriali".
    Sul Pnrr, il ministero dell'Istruzione ricorda che sono stati adottati quattro decreti nel 2023 e 2024 a favore degli ITS, con uno stanziamento di 1,3 miliardi complessivi con una spesa di oltre 400 milioni. Sono stati finanziati 1.542 laboratori e 1.540 percorsi formativi di V e VI livello. I percorsi di orientamento sono 67.719 e 3.781 i percorsi di formazione dei docenti ed esperti ITS. Le risorse impegnate dal ministero sono oltre l'88%, quelle liquidate e spese dagli ITS il 30%. Infine, la riforma 4+2 degli Istituti tecnici e professionali, con programmi aggiornati e un forte legame con il mondo del lavoro, "rappresenta una soluzione innovativa per valorizzare i talenti e ridurre il divario tra formazione e occupazione".
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