"Dopo una lunghissima attesa, segnata da battute d'arresto e ostacoli di ogni sorta, nei giorni scorsi il ministero dell'Economia e delle finanze, sulla base del decreto 36/2022 voluto dal Governo Draghi, ha accreditato un indennizzo di 800mila euro in favore dei discendenti di Metello Ricciarini, trucidato insieme ad altri 243 cittadini inermi nella strage nazifascista di Civitella in Val di Chiana del 29 giugno 1944", per il cui 80esimo anniversario "lo scorso 25 aprile si è recato in visita" nel comune dell'Aretino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Lo rende noto il senatore del Pd Dario Parrini che parla di un "primo risultato importante" della "battaglia di sensibilizzazione" in atto "da quasi due anni sul tema dei risarcimenti agli eredi delle vittime di crimini nazifascisti".
Secondo Parrini, vice presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, l'indennizzo in questione è "il coronamento di un'azione legale lunga decenni portata avanti con ammirevole tenacia dall'avvocato Roberto Alboni, figlio di una delle figlie di Ricciarini (Metella, nata un mese dopo l'assassinio del padre)" ed è "il frutto di una sentenza penale definitiva emessa dalla Cassazione nel 2008, dopo condanne in primo e in secondo grado pronunciate nel 2006 e nel 2007. Per oltre 15 anni la sentenza passata in giudicato è rimasta ineseguita. Adesso, finalmente, la svolta". Ciò tuttavia per Parrini non consente "di abbassare la guardia".
"Per quanto significativa, è una goccia nel mare. Restano infatti aperti molti problemi: ci sono sentenze" simili e più recenti "che il Mef, nonostante il decreto 36, non ha ancora onorato" il ministero "sta opponendo una resistenza inspiegabile alla definizione di transazioni anche quando" si orienta in tal senso l'Avvocatura, la quale a sua volta "continua a contrastare con argomenti palesemente pretestuosi i numerosi ricorsi promossi in sede civile ai sensi del decreto 36 e, nella stragrande maggioranza dei casi, appella in maniera del tutto ingiustificata le sentenze favorevoli ai ricorrenti".
"Le persone che attendono giustizia - conclude Parrini - sono ancora centinaia. E non l'avranno senza un mutamento sostanziale dell'atteggiamento" di governo Avvocatura": è "essenziale che la mobilitazione continui".
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