L'autopsia ha confermato la prima
ipotesi: il colpo di fucile è partito per errore a Matthias
Steri, 27 anni, che ha centrato alla testa l'amico fraterno, il
28enne Giacomo Desogus, uccidendolo. Steri poi, in preda alla
disperazione, si è tolto la vita con lo stesso fucile. E' quanto
emerso dall'autopsia condotta dal medico legale Roberto
Demontis, incaricato dal pm Andrea Massida, sui corpi dei due
giovani morti tragicamente domenica pomeriggio durante una
battuta di caccia nelle campagne di Quartu Sant'Elena.
Secondo gli accertamenti dell'anatomopatologo, durati circa
cinque ore, le ferite riscontrate sulla testa di Desogus
confermano la prima ipotesi formulata anche dai carabinieri: è
stato ucciso dal colpo partito per errore all'amico che lo ha
centrato alla nuca. La vittima era il proprietario del fucile,
ed era l'unico in possesso del porto d'armi. Cosa sia avvenuto e
come a Steri sia partito accidentalmente il colpo mortale non è
ancora chiaro, l'ipotesi più avvalorata è quella della tragica
fatalità, un incidente mentre il fucile veniva passato di mano.
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