Sono passati vent'anni dal
disastro ferroviario di Crevalcore, nel Bolognese: il 7 gennaio
2005, alle 12.53, in una fitta nebbia un interregionale
proveniente da Verona e un convoglio merci con putrelle di
acciaio in viaggio da Roma si scontrarono frontalmente nei
pressi della stazione di Bolognina, sulla Bologna-Verona a
binario unico, provocando 17 vittime, tra cui entrambi i
macchinisti, e 80 feriti. Per i pm a causare la strage fu
l'errore di un macchinista che 'bucò' un semaforo rosso,
scontrandosi con il convoglio che arrivava in direzione opposta
senza Scmt, Sistema di controllo marcia treno, meccanismo
automatico che blocca il treno in caso di mancato rispetto dei
segnali.
Il processo si chiuse nel 2011 con l'assoluzione di dieci
dirigenti delle Ferrovie e non ci fu appello. La vecchia linea
ferroviaria è stata nel frattempo trasformata in una ciclabile,
la Ciclovia del Sole, e il tracciato della Bologna-Verona è
stato raddoppiato. Oggi la strage è stata ricordata anche con
l'inaugurazione di una stele nel punto in cui avvenne lo
scontro, benedetta dall'arcivescovo Matteo Zuppi.
"Non dobbiamo dimenticare le vittime, ce lo chiedono i loro
familiari e le persone che lottano per la sicurezza sui luoghi
di lavoro", ha commentato il sindaco della Città metropolitana,
Matteo Lepore.
"La strage è avvenuta per una situazione che purtroppo si
ripete costantemente nel nostro Paese sulle ferrovie, incidenti
e morti per mancanza di sicurezza. Bologna è stata troppo
colpita in questi decenni". "Se le condizioni di sicurezza non
ci sono bisogna intervenire rapidamente e i controlli debbono
identificare le mancanze", ha aggiunto Zuppi, sottolineando
l'importanza della prevenzione: "Non possiamo solo reagire,
dobbiamo anticipare sempre la scelta migliore, la più saggia".
"Non si può ricondurre la responsabilità di quello che avvenne
al macchinista del treno - ha detto il sindaco di Crevalcore,
Marco Martelli, in sintonia con associazioni e sindacati che
hanno promosso un presidio - Quel giorno la visibilità era
nulla, era impossibile vedere quel semaforo". Grazie al sindaco
di Crevalcore, "che insieme ai sindaci del territorio lavora per
non disperdere la memoria", dall'assessora regionale a Trasporti
e Ambiente, Irene Priolo.
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