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Crevalcore ricorda ventennale scontro treni con 17 vittime

Crevalcore ricorda ventennale scontro treni con 17 vittime

Ottanta feriti nella nebbia, cardinale Zuppi ha benedetto stele

BOLOGNA, 07 gennaio 2025, 15:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono passati vent'anni dal disastro ferroviario di Crevalcore, nel Bolognese: il 7 gennaio 2005, alle 12.53, in una fitta nebbia un interregionale proveniente da Verona e un convoglio merci con putrelle di acciaio in viaggio da Roma si scontrarono frontalmente nei pressi della stazione di Bolognina, sulla Bologna-Verona a binario unico, provocando 17 vittime, tra cui entrambi i macchinisti, e 80 feriti. Per i pm a causare la strage fu l'errore di un macchinista che 'bucò' un semaforo rosso, scontrandosi con il convoglio che arrivava in direzione opposta senza Scmt, Sistema di controllo marcia treno, meccanismo automatico che blocca il treno in caso di mancato rispetto dei segnali.
    Il processo si chiuse nel 2011 con l'assoluzione di dieci dirigenti delle Ferrovie e non ci fu appello. La vecchia linea ferroviaria è stata nel frattempo trasformata in una ciclabile, la Ciclovia del Sole, e il tracciato della Bologna-Verona è stato raddoppiato. Oggi la strage è stata ricordata anche con l'inaugurazione di una stele nel punto in cui avvenne lo scontro, benedetta dall'arcivescovo Matteo Zuppi.
    "Non dobbiamo dimenticare le vittime, ce lo chiedono i loro familiari e le persone che lottano per la sicurezza sui luoghi di lavoro", ha commentato il sindaco della Città metropolitana, Matteo Lepore.
    "La strage è avvenuta per una situazione che purtroppo si ripete costantemente nel nostro Paese sulle ferrovie, incidenti e morti per mancanza di sicurezza. Bologna è stata troppo colpita in questi decenni". "Se le condizioni di sicurezza non ci sono bisogna intervenire rapidamente e i controlli debbono identificare le mancanze", ha aggiunto Zuppi, sottolineando l'importanza della prevenzione: "Non possiamo solo reagire, dobbiamo anticipare sempre la scelta migliore, la più saggia".
    "Non si può ricondurre la responsabilità di quello che avvenne al macchinista del treno - ha detto il sindaco di Crevalcore, Marco Martelli, in sintonia con associazioni e sindacati che hanno promosso un presidio - Quel giorno la visibilità era nulla, era impossibile vedere quel semaforo". Grazie al sindaco di Crevalcore, "che insieme ai sindaci del territorio lavora per non disperdere la memoria", dall'assessora regionale a Trasporti e Ambiente, Irene Priolo.
   

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