La decisione del Tar del Lazio di sospendere l'efficacia di una parte del decreto sul foglio di servizio elettronico "non altera il processo di attuazione dei tre decreti attuativi sulla regolazione di taxi e NCC".
Lo afferma il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), precisando in una nota che "il decreto interessato dall'ordinanza è allo stato dei fatti congelato" e che "continuerà l'interlocuzione e il confronto con le categorie" per ribadire "l'impegno a combattere l'abusivismo di settore e garantire livelli di servizio di qualità ai cittadini".
"Il decreto interessato dall'ordinanza è allo stato dei fatti congelato, nelle more del completo sviluppo delle funzionalità dell'applicazione digitale per la compilazione del foglio di servizio elettronico", prosegue il Mit che nella nota si dice convinto che "le successive fasi del contenzioso consentiranno di chiarire la ragionevolezza delle scelte regolatorie effettuate".
Le Organizzazioni sindacali dei tassisti e associazioni di categoria che insieme a diverse strutture Radio taxi "si sono costituite in giudizio, prendono atto delle ordinanze con le quali il Tar Lazio ha parzialmente sospeso il decreto del Ministero dei Trasporti sul Foglio di Servizio Elettronico. Contesteremo tali decisioni e ci appelleremo con i mezzi che ci mette a disposizione l'ordinamento affinché sia confermata la legittimità di misure che sono state adottate per arginare all'interno del settore Ncc chi opera in modo abusivo o comunque in contrasto con la legge nazionale, le singole leggi regionali e i regolamenti locali".
"Non condividiamo la maggior parte delle argomentazioni utilizzate dai giudici amministrativi e le riteniamo del tutto fuori fuoco rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente già ritenuta legittima, sul punto, dalla Corte Costituzionale", aggiungono.
Ncc, 'Tar ci dà ragione, ora slitti il foglio di servizio'
La sentenza del Tar del Lazio "ricorda al ministro Salvini che non si possono modificare le leggi attraverso atti amministrativi come un decreto ministeriale. Quindi sono illegittime tutte le novità inserite come il tempo di attesa di 20 minuti, peraltro limitante dell'iniziativa economica, il servizio che deve iniziare dallo stesso luogo di quello terminato in precedenza e anche il divieto di intermediazione.
Una cosa così palese da generare la condanna alle spese (tanto sono sempre soldi nostri) a carico del ministero": lo afferma in una nota Francesco Artusa, presidente di 'Sistema Trasporti', associazione per il trasporto privato di Ncc e bus turistici.
Domani, ricorda Artusa, "si terrà un incontro al Mit" nel quale "ci auguriamo di non doverci trovare davanti all'orchestrina del Titanic a discutere nuovamente di aspetti tecnici di una procedura palesemente illegittima". Il presidente dell'associazione auspica poi la proroga di 12 mesi dell'entrata in vigore del foglio di servizio elettronico, e ricorda come resti ancora aperta la questione della privacy che rischia di essere oggetto di una nuova di bocciatura: "Con il dovuto rispetto verso la privacy dei nostri clienti, qui c'è in gioco anche quella degli autisti che non possono essere tracciati h 24 dal ministro Salvini o dai tassisti che lo hanno spinto verso questa ennesima pessima figura", conclude Artusa.
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