Sottoposto a cinque interventi
chirurgici in un breve lasso di tempo per una occlusione
intestinale, morì a causa di complicazioni post operatorie. La
famiglia, poche settimane fa, ha vinto la battaglia legale
avviata contro i medici dell'Arnas Brotzu di Cagliari ottenendo
un maxi risarcimento di 1,1 milioni di euro. Vittima del caso di
malasanità un 75enne cagliaritano, morto nell'estate del 2021.
"Secondo quanto accertato dai consulenti tecnici nominati dal
tribunale - spiega l'avvocato di Roma Gabriele Chiarini, che ha
seguito la vicenda - si sono verificate diagnosi tardive delle
complicazioni post-operatorie, errori nella gestione delle
procedure chirurgiche, nonché insufficiente monitoraggio del
decorso post-operatorio. Le carenze riscontrate hanno
compromesso in modo irreparabile la possibilità di recupero del
paziente, determinando purtroppo il suo decesso".
A dicembre il tribunale civile ha così riconosciuto la
responsabilità della struttura sanitaria per violazione dei
protocolli diagnostici e terapeutici. "È stata accertata la
mancanza di prudenza, diligenza e perizia da parte dei medici
coinvolti - precisa il legale - Il risarcimento,
complessivamente pari a più di 1,1 milioni di euro, è stato
attribuito ai familiari più prossimi come ristoro per i danni
morali e materiali sofferti. In particolare, la sentenza ha
riconosciuto il dolore e lo sconvolgimento esistenziale causati
dalla perdita del congiunto in circostanze assolutamente
evitabili".
Per l'avvocato Chiarini, "il risarcimento ottenuto, pur
significativo, non può restituire la perdita subita, anche se
rappresenta un passo importante verso il riconoscimento di un
diritto fondamentale di tutti i pazienti: quello di ricevere
cure adeguate e conformi a standard sanitari di elevata
qualità".
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