Lanci di uova contro le forze dell'ordine, fumogeni e quella richiesta: "fateci passare".
Le tensioni tra i manifestanti impegnati nel corteo dei Comitati dei Campi Flegrei e la polizia nel pomeriggio a Bagnoli restituiscono il clima di preoccupazione e nervosismo che ormai da tempo vive la popolazione.
Residenti che in questa occasione chiedevano un incontro con i ministri Salvini, Piantedosi e Valditara attesi alla Città della scienza per un convegno della Lega e che sono stati bloccati dal cordone di forze dell'ordine. Durante le tensioni è rimasto ferito il vicario del questore di Napoli Stefano Spagnuolo, quando i reparti mobili hanno cercato di contenere la protesta dei manifestanti che intendevano superare il cordone. A margine dell'evento, Salvini e Piantedosi hanno incontrato i rappresentanti del Comitato assemblea popolare di Bagnoli e dei Campi Flegrei, costituitosi spontaneamente dopo la recente grande scossa. I ministri hanno assicurato la loro "massima attenzione" alla questione. Proteste anche dal Comitato anti demolizione: "fermate le ruspe, aiutaci", hanno urlato alcuni rappresentanti del Comitato all'ingresso di Salvini nella Città della scienza.
Nelle stesse ore, a Roma, il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha presentato una nuova tabella con i livelli di allerta per il rischio vulcanico che "entrerá in vigore nel più breve tempo possibile". La "rimodulazione dei livelli" è "legata all'ottimizzazione delle azioni da mettere in campo sulla base di una visione moderna, definita dalla Commissione Grandi Rischi. La strategia di pianificazione deve essere condivisa con i territori, quindi sindaci, prefettura, Regione Campania per arrivare alla riorganizzazione della pianificazione nazionale", ha spiegato Ciciliano. Sono quattro i livelli di allerta nella nuova tabella contrassegnati da colori diversi: verde (stato del vulcano "quiescente"), giallo ("disequilibrio debole" e "disequilibrio medio"), arancione ("disequilibrio forte" e "disequilibrio molto forte") e rosso ("pre eruttivo"). A questi corrispondono delle fasi operative diverse, "soprattutto sul giallo e sull'arancione. In sostanza, ha evidenziato il capo Dipartimento, "il sistema, più che modificato, è stato affinato Queste due fasi serviranno per dare una risposta più pronta del sistema nazionale di protezione civile, in maniera tale che possa essere facilmente adeguabile la risposta alla gestione dell'emergenza sulla base di quelle che sono le esigenze delle comunità locali". Facendo riferimento alla nuova tabella, come è stato spiegato nel corso della conferenza stampa, "per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei, saremmo ancora in giallo dove ovviamente l'azione operativa del sistema di protezione civile sarebbe nella fase 2".
Al momento "siamo in una fase di attenzione, ma non siamo in fase di preallarme", ha fato sapere il presidente della Commissione Grandi Rischi, Eugenio Coccia. Una situazione che "potrebbe prolungarsi nel tempo" così come "regredire a un livello più basso, l'importante è essere preparati". A questo proposito è stato ricordato quanto siano fondamentali le esercitazioni riproposte con la nuova tabella anche in fascia verde, "perché per la realtà dei Campi Flegrei essere in quel livello non significa non fare nulla ma fare attenzione, comunicazione e fare l'addestramento è fondamentale", ha spiegato Ciciliano. Per quanto riguarda le scuole, "da qualche anno hanno all'interno dei propri programmi delle ore di protezione civile". Secondo il capo della Protezione civile si tratta di un aspetto "fondamentale" perché sono informazioni che "possono tornare a casa dai genitori, quindi creare una clamorosa azione di resilienza sociale".
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