"Vedere Roberto Benigni dare il premio a Marcello Fonte a Cannes è stata per me un'emozione doppia", racconta il regista di Dogman Matteo Garrone subito dopo la premiazione, rivelando un retroscena: "Quando 12 anni fa ho scritto la prima stesura del film, allora si chiamava 'L'amico dell'uomo', l'ho portata proprio a Benigni perché immaginavo lui come interprete, ma lui non la volle fare. E adesso dopo 12 anni Benigni è stato proprio lui a dare il premio a Fonte, una coincidenza incredibile".
"Avevo già allora l'idea di un personaggio che avesse anche un registro comico - continua Garrone - perché comunque Marcello nel film per me è una sorta di moderno Buster Keaton. Quell'elemento comico, che volevo ci fosse soprattutto nella prima parte del film, mi aveva fatto pensare a Roberto poi ho trovato Marcello". Fonte, miglior attore a Cannes per Dogman, non si ritrova completamente nell'analisi del regista: "Mah, io sono molto drammatico, non penso di essere comico per niente", commenta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA