(di Silvia Lambertucci)
(ANSA) - POMPEI, 18 FEB - "Gli amanti conducono, come le api,
una vita dolce come il miele". E' tutta in questi versi,
graffiti su una parete color del vino dove sembrano nuotare
placide due anatre bianche, la magia della Casa degli Amanti,
gioiello senza eguali a Pompei, l'unica casa di cui ancora si
conservi, quasi intatto anche il secondo piano, addirittura
ancora con i suoi pavimenti in cocciopesto. Chiusa subito dopo
il terremoto dell'Irpinia che l'aveva resa inagibile tanto da
risultare pericolosa persino per gli addetti ai lavori, questa
dimora della Regio I il cui proprietario rimane purtroppo
avvolto nel mistero riapre al pubblico per la prima volta dopo
40 anni. "E' incredibilmente preziosa proprio perché si tratta
di un unicum dovuto alla genialità del grande Amedeo Maiuri,
l'archeologo che la riportò alla luce nel 1931 e che ebbe
l'intuizione di consolidare il piano superiore dell'abitazione
già nel corso dello scavo", spiega Massimo Osanna, il direttore
del Parco Archeologico che oggi accoglie in grande spolvero il
ministro della cultura Franceschini e la stampa per mettere
finalmente l'ultima parola sul Grande Progetto di messa in
sicurezza del sito, avviato nel 2014 dopo la triste stagione dei
crolli. "Una storia di rinascita e di riscatto - sorride
soddisfatto accanto accanto a lui il ministro pd - un modello
per tutta l'Europa nella gestione dei fondi comunitari".
Nell'arco di cinque anni anni, passo dopo passo, si è riusciti
insomma a dare un senso al finanziamento di 105 milioni di euro
(75 europei e 25 italiani) deciso per salvare dall'incubo del
degrado un Patrimonio dell'Umanità senza eguali. Nel giorno
delle celebrazioni, oggi, è un profluvio di numeri: 76
interventi eseguiti , 50 chilometri di colmi murari messi in
sicurezza, 30 mila metri cubi di murature, 10 mila metri quadri
di intonaci, 2,7 chilometri di fronte di scavo messo al riparo
da nuovi crolli. Senza contare la ripresa della ricerca e degli
scavi (oltre 2mila metri quadrati sempre nell'ambito della
messa in sicurezza del terreno) .
E naturalmente i restauri delle pitture, come quelli che hanno
riportato letteralmente alla luce gli affreschi della Casa del
Frutteto, che insieme alla Casa degli amanti e la Casa della
Nave Europa viene riaperta oggi, anche questa in pratica per la
prima volta: una meraviglia recuperata dai restauratori del
Parco e che ora lascia senza fiato, con le sue pareti ricoperte
di frutta e fiori, limoni e corbezzoli, uccelli svolazzanti, un
albero di fico a cui è avvinghiato un serpente, ma anche scene
di faraoni , perché come spiega Osanna "non si tratta di una
banale rappresentazione del paesaggio" dietro a queste
raffigurazioni c'è un significato religioso, ci sono
riferimenti a culti egiziani di Osiride e Dioniso, ai culti
orientali. Di fatto una delle dimore più belle di Pompei. Che
dopo il restauro, proprio per rendere più immersiva la visita, è
stata dotata con un particolarissimo sistema di illuminazione a
led appositamente studiato, con tanto di verifiche fatte nei
laboratori dell'Ospedale San Raffaele di Milano, per non mettere
a rischio le pitture. Sotto queste luci, il 'cubicolo
dell'amore' con il suo cielo notturno, i cespugli con i fiori
rosa e l'albero di fico sul quale sotto gli occhi di un
uccellino si attorciglia flessuoso un serpentello, trasmette
tutto il suo mistero. (ANSA).