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I volti e le storie, al Quirinale i bronzi di S.Casciano

I volti e le storie, al Quirinale i bronzi di S.Casciano

In mostra fino al 29/10 E intanto ripartono gli scavi

ROMA, 22 giugno 2023, 18:08

di Silvia Lambertucci

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I volti e le storie, al Quirinale i bronzi di S.Casciano - RIPRODUZIONE RISERVATA

I volti e le storie, al Quirinale i bronzi di S.Casciano - RIPRODUZIONE RISERVATA
I volti e le storie, al Quirinale i bronzi di S.Casciano - RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è l'efebo malato, con il volto di giovane uomo segnato dal dolore e quel corpo così lungo, magro, imperfetto. E poco più in là l'Apollo danzante, capolavoro assoluto di leggerezza e potenza, ma anche l'Arringatore, fiero nella sua toga, il tenero putto che regge in mano una mela, le matrone impettite, e poi quella valanga di mani, piedi, braccia, orecchie offerti come ex voto, il tesoro incredibile di monete alcune che sembrano uscite oggi dalla zecca. Straordinari e insieme commoventi con quel loro carico di dolente umanità che arriva da secoli lontani, eccoli i Bronzi di San Casciano, esposti al pubblico per la prima volta nelle sale del Quirinale, come fu tanti anni fa per i Bronzi di Riace.

    Intitolata Gli dei ritornano - I bronzi di San Casciano, la mostra,la prima nelle stanze del Quirinale dopo la fine dell'epidemia Covid, resterà aperta dal 23 giugno al 25 luglio e poi dal 2 settembre al 29 ottobre.

    Frutto fortunato di "un lavoro di gruppo lungo anni", come ripete emozionato il responsabile dello scavo Jacopo Tabolli, i tesori usciti dallo scavo nelle campagne del borgo toscano vengono esposti ma anche raccontati al pubblico con un percorso lungo sette piccole sale che i due curatori (lo stesso Tabolli insieme con il dg Musei del Mic Massimo Osanna) hanno immaginato un po' come un viaggio all'interno del paesaggio delle acque calde del territorio di Chiusi.
    Si parte dai luoghi circostanti San Casciano, quindi, e da altri ritrovamenti di statuette in bronzo, ex voto, straordinarie maschere, si conosce il luogo della scoperta così come si presentava prima degli scavi, con i ritrovamenti di statue e altari in travertino, fatti nei secoli scorsi, per poi alla fine immergersi nella vasca sacra riscoprendo passo passo molti di quegli straordinari oggetti, volti, arti, strumenti medici venuti alla luce.
    "Qui matrici e iscrizioni diverse, in etrusco e in latino raccontano di un universo accogliente dove multiculturalismo e plurilinguismo erano cifra costitutiva di questo luogo sacro", spiega Osanna. C'è la dea con la serpe avvolta sul braccio, ma anche l'orecchio con la lunga iscrizione finemente incisa che racconta la storia di un'altra richiesta agli dei. O l'incredibile poliviscerale, di fatto una rappresentazione fedelissima in bronzo degli organi interni di un uomo che accompagna la richiesta di grazia di un ricco schiavo, amministratore della tenuta di una potente matrona romana. Succede così che mentre si osserva la bellezza di quei bronzi, mentre ci si stupisce com'è chiaro che sia di fronte alle incredibili condizioni nelle quali si sono conservati nell'acqua bollente della vasca, ci si trova a pensare agli uomini e alle donne che sono dietro a queste offerte, alle tante storie di vita, di malattie e di guarigioni, di speranze esaudite e di cocenti delusioni che si accompagnano a questi oggetti. In alcuni casi ne vediamo i volti, ne leggiamo le parole, ne conosciamo persino i nomi, i ruoli che svolgevano nella società.

    "Un documento commovente dell'avventura umana" sintetizza Giovanni Grasso, consigliere per la stampa e la comunicazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presentando l'esposizione.

    Dopodiché i bronzi, per volontà del ministro della cultura Sangiuliano continueranno forse il loro tour con altre mostre anche se per alcuni sarà necessaria una nuova tappa nei laboratori di restauro dell'Icr, dove è già stato fatto un grande lavoro per ripulirli e metterli in sicurezza. Il ministero della cultura ci sta investendo molto assicura il dg archeologia Luigi La Rocca con l'acquisto appena fatto del museo che dovrà ospitare i reperti nel centro di San Casciano - costato 600 mila euro, pronto in parte già il prossimo anno - ma anche con i restauri, per un totale al momento di 140 mila euro, e con gli espropri dei terreni circostanti allo scavo per consentire di ampliare la ricerca, ai quali sono stati destinati 60 mila euro. A giorni poi si riprenderà a scavare: "L'obiettivo non sarà più per ora la vasca bensì lo spazio che la circonda", anticipa Tabolli. E chissà che non arrivino davvero altre clamorose scoperte come la scuola di medicina o la clinica che, gli archeologi ne sono sicuri, erano attive intorno al santuario e alle terme curative. Un mondo di persone e di cose che lentamente sta tornando alla luce, con tutta la ricchezza del suo contesto, con tutti i suoi minuti particolari, restituito dopo millenni dal fango e dall'acqua bollente. La storia che riemerge, insomma, che ritorna insieme a uomini e dei. Al Quirinale, per tutti, il primo, emozionante, assaggio.

 


   

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