"Mio padre è tutta la mia vita. Faccio di tutto per collaborare a queste celebrazioni". Radiosa nel suo tailleur turchese, così Elettra Marconi raccoglie l'entusiasmo per questo anno di eventi organizzati dal Comitato Nazionale per il 150/ anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, che "finalmente" celebreranno suo padre.
"Sono felice che l'Italia si sia svegliata", racconta all'ANSA la figlia del premio Nobel, classe 1930, sottobraccio a suo figlio, Guglielmo anche lui. "In questo programma - dice - sono coinvolte persone meravigliose, è fantastico. Sarò sicuramente all'evento del 25 aprile a Sasso Marconi per l'anniversario della nascita di mio padre. Quando è mancato ero una bambina, avevo solo 7 anni - prosegue -. Me lo ricordo che giocava con me. Era molto affettuoso e intelligente. Mi faceva parlare, ascoltava le mie domande e mi trattava come una persona grande. Ho imparato moltissimo da lui. Era molto creativo.
Ricordo che quando era a lavoro non si poteva disturbare. Ma poi veniva fuori ed era una gioia". Depositaria delle sue invenzioni, Elettra non ha dubbi: "Il suo più grande merito è stato riuscire a salvare tante vite per mare. Io sono molto appassionata, è stato proprio lui a insegnarmi tutto in quegli anni a bordo della nave Elettra: i venti, a governare la barca. Oggi sono un vero marinaio - sorride -. La comunicazione senza fili inventata da mio padre ha permesso che tutte le navi e barche in difficoltà oggi possono chiamare aiuto e farsi soccorrere".
E di tutti gli sviluppi che quell'invenzione ha avuto, sino a internet e la comunicazione globale, oggi cosa penserebbe Guglielmo Marconi? "Gli piacerebbe, ma alcune cose sono utilizzate in modo negativo e a questo sarebbe sicuramente molto contrario - risponde Elettra - Lui voleva salvare l'umanità, non distruggerla. Anche moralmente, vedi che succede con i telefonini, anche con l'Intelligenza artificiale. Sono grandi cose, ma bisogna stare attenti a come si usano".
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