Oltre 120 opere figurative che più
rappresentano il Novecento siciliano sono esposte a Noto dal 2
giugno al 30 ottobre 2021 e raccontano l'importante ricerca
artistica che ha esercitato vaste influenze sulla cultura tutta,
dal secolo scorso ai giorni nostri. Pittura, scultura e
fotografia sono le sezioni che compongono la mostra in corso al
'Convitto delle arti' e che dedica una sala tutta per loro a
Fausto Pirandello e a suo padre Luigi, lo scrittore premio Nobel
per la letteratura nel 1934.
'Novecento da Pirandello a Guccione' è un percorso
espositivo curato da Vittorio Sgarbi nella prima edizione del
2014, e oggi riproposto nella cittadina barocca - patrimonio
dell'Unesco - con variazioni e aggiunte di opere diverse degli
stessi autori già 'selezionati' per allargare al massimo, sia
numericamente sia nelle generazioni, sia nella diversità degli
'esercizi di stile', la conoscenza degli 'artisti di Sicilia'
nel cui eclettismo predomina il 'fil rouge' del realismo, della
figurazione, che, ad eccezione di alcune parentesi di
sperimentalismo innovativo, non trova ostacoli e divagazioni nel
suo percorso. Nella sezione fotografica della mostra c'è un
omaggio al compositore Franco Battiato, in un suggestivo scatto
di Luigi Nifosì che lo ritrae insieme al pittore Piero Guccione,
due artisti generosi amici della città di Noto.
Per il mese di giugno è possibile visitare l'esposizione
tutti i giorni della settimana, dalle dieci del mattino alle
venti di sera. Poi a luglio, agosto e settembre, l'orario sarà
prolungato fino alle undici di sera. La mostra, prodotta da
Mediatica, si svolge, tra gli altri, con il patrocinio del
Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana, del
Comune di Noto, della Fondazione Fausto Pirandello e il con
tributo di vari archivi.
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