Un tesoro dell'archeologia mondiale
si svela al grande pubblico. Oggi la Provincia Autonoma di
Trento ha aperto alle visite il nuovo Parco Archeo Natura
nell'area dell'antica torbiera di Fiavè, sito palafitticolo
preistorico già riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio
Mondiale, risalente a 4 mila anni fa sulle rive di quello che
era il lago di origine glaciale Carera, nelle Valli Giudicarie,
nel territorio trentino sovrastante il bacino del Garda.
Il nuovo parco restituisce a grandezza naturale quanto già
ben illustrato nel Museo Palafitte Fiavé e consente di inserire
armonicamente in un percorso il sito archeologico e, su uno
specchio d'acqua ricavato dalla rinaturalizzazione di un
impianto di piscicoltura, la riproposizione del villaggio
dell'età del bronzo, cinto da palizzate, desunto dai dati di
scavo degli imponenti resti palafitticoli nella torbiera. Per i
lavori di realizzazione del Parco sono occorsi 4 anni - inclusa
l'interruzione dovuta alla pandemia - seguendo il percorso
elaborato dal Soprintendente per i beni culturali della
Provincia di Trento Franco Marzatico, archeologo, e pensato
sulla base degli scavi effettuati nell'antica torbiera dagli
anni Sessanta ad opera di Renato Pierini. L'area, di 12mila mq,
in cui è stato ricostruito l'insediamento palafitticolo
lacustre, si raggiunge facilmente da Fiavè attraverso i campi
del biotopo e lungo una suggestiva passerella nell' antica
torbiera. Le palafitte di Fiavé costituiscono uno fra i più
importanti e spettacolari insediamenti della preistoria e questa
installazione fa "apprezzare un patrimonio che, al di là dei
manufatti mobili esposti nel Museo, è inaccessibile in quanto i
pali delle spettacolari fondazioni sono sommersi nei bacini
formati dagli scavi colmi d'acqua e così debbono restare per
garantirne la conservazione" afferma il Soprintendente.
Visitando il villaggio si apprende "come si vivesse in questo
remoto angolo di mondo, cosa si producesse e cosa si mangiasse".
La torbiera è tutelata come Riserva naturale provinciale,
area che è uno dei gioielli delle Valli Giudicarie, individuata
come Zona Speciale di Conservazione dall'Unione Europea e
compresa nella Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e
Judicaria.
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