A Eoliè 24, la più importante artista
russa del XX secolo, Emilia Kabakov con le sue installazioni
concettuali. Siamo riusciti a vedere, da dentro, l'istallazione
che l'artista ha esposto al festival isolano.
La Kabakov che si muove tra istallazioni, pittura e opere
concettuali, a Eolié è presente con l'installazione composta da
due elementi "The Observer (The illuminated window)" che si
ispira al misticismo dell'epoca medievale quando gli angeli,
forse, visitavano la nostra terra più spesso rispetto a oggi:
all'interno di un capannone, si è invitati a sedersi su una
sedia, divenendo un misterioso osservatore che guarda in un
cannocchiale. Lo spettacolo che si apre alla vista è del tutto
straordinario: ciò che si scorge infatti è una finestra
vividamente illuminata da una luce intensa dall'interno che
permette di scorgere un tavolo imbandito, un uomo e una donna in
piedi al tavolo e, accanto a loro, due angeli con grandi ali
bianche.
Emilia Kabakov, è un'artista americana nata a Dnepropetrovisk,
URSS (ora Dnipro, Ucraina), la cui opera è strettamente
associata al concettualismo e all'arte installativa. Dal 1988 ha
collaborato spesso con il marito Ilya Kabakov ed è stata
definita, insieme a lui (scomparso lo scorso anno) come la più
importante artista russa del XX secolo. Ad eccezione della
pittura, Emilia ha condiviso il merito di tutti i progetti di
Ilya dal 1997. La sua arte è stata esposta alla Tate Modern,
alla Biennale di Venezia, all'Hirshhorn Museum, all'Irish Museum
of Modern Art, e in molte altre prestigiose sedi museali.
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