/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Klimt l'intramontabile, dipinti e disegni a Grado

Klimt l'intramontabile, dipinti e disegni a Grado

Una mostra alla Casa della Musica dal 10 agosto

GRADO, 09 luglio 2024, 12:47

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal 10 agosto al 27 ottobre Grado ospita alla Casa della Musica una mostra inedita del celebre pittore viennese Gustav Klimt. La cittadina friulana, spiaggia dell'Impero, era la meta privilegiata per alcuni artisti della Vienna fine secolo; oggi per la prima volta Grado vuole celebrare l'artista austriaco che fu il massimo interprete dello Jugendstil, il nostro Liberty. E lo fa rileggendo la sua opera attraverso dipinti e disegni che mettono in scena i suoi capolavori pittorici e grafici in una rassegna inedita. In mostra tre cartelle d'epoca, eseguite in modo elegante e sapiente da Hugo Heller ('Das Werk von Gustav Klimt', 1918), Gilhofer & Ranschburg ('Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen', 1919) e da Max Eisler ('Gustav Klimt. Eine Nachlese', 1931). La prima cartella, corredata da un'insolita serie di simboli grafici, venne progettata e visionata dall'artista stesso, che morì nel 1918, anno della pubblicazione; l'ultima, a oltre un decennio dalla sua morte, quando il movimento della Secessione viennese è ormai un ricordo appannato, è la dimostrazione dell'ininterrotta attrazione esercitata dalla sua opera. Le cartelle, finora considerate solo marginalmente dalla critica, raccolgono gli highlights della sua arte e il concetto di 'riproducibilità tecnica' che Walter Benjamin avrebbe teorizzato di lì a poco. Ne è la conferma l'alta qualità grafica delle riproduzioni, messa in campo dalla Tipografia di Stato austriaca (un risultato oggi tecnicamente irraggiungibile): essa dimostra quanto valore estetico sia contenuto in questi fogli realizzati con procedimenti tecnici ormai desueti, quali le collotipie e le eliografie. Si trattava di prodotti a tiratura limitata, pensati per specialisti e appassionati, tra cui quegli stessi committenti che fecero la fortuna del maestro viennese. Nel contempo le cartelle divennero un documento storico raro e importante per cogliere i soggetti selezionati dal pittore, le opere che in seguito andarono perdute, i nomi della committenza e gli apparati testuali che le accompagnano, fino a farne oggetti di alto collezionismo. In mostra a Grado anche pagine e copertine della rivista 'Ver Sacrum', fondata dallo stesso Klimt, accompagnate da alcuni manifesti per le mostre della Secessione viennese, dove ritroviamo il Klimt grafico in grado di declinare anche solo in un bozzetto per la stampa tutta la potenza del suo universo artistico.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza