Sale a 108, nel Brindisino, il
numero delle tombe portate alla luce nell'ambito della necropoli
a cremazione nelle riserva di Torre Guaceto, che sorge sotto la
sabbia della spiaggia delle conchiglie. La ricerca archeologica
ha permesso, inoltre, di scoprire per la prima volta anche due
deposizioni vuote dedicate a chi è morto in battaglia o in
viaggio. I risultati della quarta campagna di scavo della
necropoli protostorica a cremazione di Torre Guaceto sono stati
presentati oggi durante una conferenza stampa che si è svolta
nel centro visite Al Gawsit a Serranova di Carovigno, nell'area
della riserva, alla presenza tra gli altri di Teodoro Scarano,
(professore dell'Università del Salento e direttore dello scavo
di Torre Guaceto), Maria Piccarreta (segretaria regionale del
Ministero della Cultura per la Puglia), Francesca Riccio,
(soprintendente all'Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le
province di Brindisi e Lecce), Aldo Patruno, (direttore del
dipartimento Turismo e cultura, Regione Puglia), Sabrina Franco,
(assessore alla Cultura di Carovigno).
Le ricerche finanziate dal consorzio di gestione della
riserva e condotte in regime di concessione ministeriale dal
Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento, si
sono svolte in accordo con la Soprintendenza Abap per le
Provincie di Brindisi e Lecce e in collaborazione con il
dipartimento Storia Culture e Civiltà dell'Università di
Bologna, con il dipartimento di Scienze della Terra e
Geoambientali dell'Università di Bari. "Nella sola campagna del
2024 -spiegano dal consorzio - sono state individuate ulteriori
43 tombe, delle quali più della metà in ottimo stato di
conservazione e portate al laboratorio di archeologia di Torre
Guaceto per essere microscavate, elemento che permetterà
ulteriori scoperte nei prossimi mesi". E' aumentato il numero
di tombe che "si datano alla fase finale dell'età del Bronzo".
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