Sonagli di conchiglie, flauti d'ossa,
fischietti di ogni forma. Ma anche facce umane dalle guance
gonfie che, se vi si soffia dentro, si rivelano ocarine dagli
effetti psicoacustici che ben fanno comprendere perché fossero
suonate durante i riti funebri. "Tlapitzalli", nome di uno
strumento musicale delle civiltà precolombiane mesoamericane, è
anche il titolo della nuova mostra delle Scuderie del Quirinale
visitabile dal 30 luglio, fino al 15 settembre, che raccoglie
163 reperti appartenenti alle civiltà dell'America latina
preispanica.
Un'opportunità per riscoprire le melodie di un'epoca antica,
difficili da capire anche perché non c'erano spartiti. "Se vi è
capitato di visitare un museo in cui erano esposti degli
strumenti musicali, forse vi sarete chiesti quali suoni
emettessero", ha commentato la curatrice, Frida Montes de Oca
Fiol, durante la presentazione dell'esposizione. In questo caso
sarà possibile ascoltarli usando l'app del museo.
La mostra, però, è anche l'occasione per celebrare i 150 anni
di rapporti diplomatici Italia-Messico. "È un regalo dal Messico
all'Italia", ha spiegato l'ambasciatore Carlos García de Alba.
"Le Scuderie del Quirinale hanno un'antica tradizione di
attenzione verso culture da noi distanti nel tempo e nello
spazio", ha ricordato il direttore generale delle Scuderie del
Quirinale, Mario De Simoni, mentre quello esecutivo, Matteo
Lanfranconi, ha fatto presente che vengono trattati temi
connotati "da un indirizzo storico-antropologico di grande
rigore scientifico".
"Attraverso il sostegno finanziario, gestionale e
amministrativo a favore delle Scuderie del Quirinale Ales
conferma una volta di più il proprio ruolo strategico come
società in house", ha dichiarato il presidente e Ad di Ales,
Fabio Tagliaferri.
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