Una mostra che racconta di una città,
Ancona, che con il suo porto fu crocevia di rotte internazionali
dal Quindicesimo secolo e del legame tra le culture figurative
del Centro Italia: 'Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino.
Capolavori della Pinacoteca di Ancona' da domani visibile al
pubblico nelle sale al pianoterra dei Musei Capitolini espone
sei capolavori della Pinacoteca Podesti che arrivano a Roma
complice la temporanea chiusura al pubblico per lavori di
ammodernamento della Pinacoteca marchigiana. Al centro della
mostra la monumentale Pala Gozzi di Tiziano, prima opera del
maestro firmata e datata 1520, una delle testimonianze
artistiche di maggior prestigio conservata nelle Marche. Regione
che, come ricorda Luigi Gallo, curatore della mostra assieme a
Ilaria Miarelli Mariani in occasione dell'anteprima, fu una
delle grandi passioni del critico d'arte Federico Zeri: qui
"ogni luogo nasconde un tesoro" scriveva.
Il dipinto di Tiziano, come molti altri appartenenti agli enti
religiosi soppressi, confluisce dopo l'Unità d'Italia nella
neonata Pinacoteca che porta il nome del pittore ottocentesco
Francesco Podesti, personalità di spicco della scena artistica
tra Roma e Ancona. Ancora di Tiziano la monumentale
Crocifissione (1558) che arriva a Roma con gli altri capolavori
di carattere religioso in occasione del Giubileo. E, ancora, tra
produzione autonoma e influenze venete, ecco la Circoncisione di
Olivuccio di Ciccarello (1430 c.); la Madonna con Bambino di
Carlo Crivelli (1480 c.); la Pala dell'Alabarda di Lorenzo Lotto
(1539 c.). e, a chiusura, l'imponente e ieratica Immacolata di
Guercino (1650 c.). Le sei opere raccontano la produzione
artistica ma anche la ricchezza della città committente dei
maggiori pittori italiani fra Cinquecento e Seicento.
"La mostra anticipa il programma ricchissimo che la città di
Roma realizza per il Giubileo" spiega l'Assessore alla cultura
di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio. "In un momento di
grande trasformazione della città che comporta qualche fatica,
con i centinaia di cantieri aperti" a cominciare da quello per
la metro in piazza Venezia ai piedi del Campidoglio e dei musei
capitolini "questi momenti di bellezza" messi a disposizione di
turisti e romani possono costituire "uno spazio di respiro", è
l'auspicio dell'Assessore.
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