Un pozzo, strutture in fondazione e
possibili sistemazioni di bonifica, databili tra il II e III
secolo d.C. in un contesto romano, e numerosi reperti, tra cui
materiale ceramico, vetro, metallo, tegole e coppi prodotti
localmente, sono emersi dalle indagini archeologiche svolte
dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il
Fvg, appena concluse in due siti nella Bassa Friulana, a
Rivignano, in località Ariis, e Ronchis, in località Fraforeano
(Udine).
Le indagini - spiega la Soprintendenza - sono state condotte
grazie a un finanziamento richiesto per verificare la
consistenza di due siti archeologici, fino a oggi di incerta
identificazione, e permetterne la tutela. Gli scavi sul campo
sono stati realizzati da Cora, società archeologica, in
coordinamento con l'ispettore onorario Sergio Salvador e sotto
la direzione scientifica di Giorgia Musina della Soprintendenza
Abap del Fvg.
In località Ariis di Rivignano, gli scavi sono iniziati con
una ricognizione preliminare del sito, seguita da sondaggi e
successivi ampliamenti che hanno dato esito positivo. L'uso di
droni per le riprese aeree ha consentito di identificare e
circoscrivere la presenza di diverse strutture databili tra il
secondo e terzo secolo d.C. e di recuperare diversi reperti
prodotti localmente, come testimoniato dal bollo laterizio di
una fornace della zona di Rivarotta. Inoltre, sono stati
rinvenuti reperti organici, come noci, nocciole, vinaccioli e un
frammento di intreccio vegetale.
A Fraforeano di Ronchis, la Soprintendenza ha collaborato con
il Comune per la pulizia di un contesto lapideo di recente
individuato lungo la Strada provinciale 7. Il contesto,
verosimilmente di epoca post-medievale, è composto da due
strutture murarie, un voltino in laterizi e alcune epigrafi
sepolcrali. I materiali e i dati emersi durante gli scavi sono
ora in fase di studio, con l'obiettivo di contestualizzarli e
integrarli con i siti archeologici già conosciuti nei due
territori.
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